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Pescara, scoppia la polemica sugli orari dei locali. Confartigianato: “Scatta un nuovo coprifuoco”

Pescara, scoppia la polemica sugli orari dei locali. Confartigianato: “Scatta un nuovo coprifuoco”

PESCARA, 5 giugno – Alla vigilia della zona bianca, con la quale cesserà il coprifuoco, a Pescara torna a far discutere l’annosa questione degli orari di chiusura di ristoranti, bar e locali. Lunedì il sindaco, Carlo Masci, firmerà un’ordinanza che prevede, dal 7 giugno al 7 luglio, la chiusura delle attività a mezzanotte e mezza dalla domenica al giovedì e all’1.30 il venerdì e il sabato, in tutta la città, dal centro al lungomare. “Equilibrio e sintesi di buon senso”, afferma il primo cittadino. Ma contro gli orari insorge Confartigianato, che parla di “un nuovo ed assurdo coprifuoco cittadino” e di una “scelta folle”.

“C’è stata una discussione in cui abbiamo considerato gli aspetti amministrativi, sociali ed economici – dice il sindaco Masci – Per luglio e agosto lasciamo una porta aperta anche per verificare comportamenti e rispetto delle regole”. Il primo cittadino sottolinea inoltre che “non è escluso che ci sia un ordine del giorno da approvare in Consiglio comunale” con l’obiettivo di dare “certezza all’impianto dell’ordinanza”.

“Una scelta folle, in questo momento economico – attacca Confartigianato – Ogni euro perso può voler dire la chiusura di un’attività commerciale, licenziamenti e famiglie senza reddito. L’unica priorità dovrebbe essere il rilancio dell’economia e invece quella stessa economia viene penalizzata all’inizio della stagione turistica. Al fianco degli operatori, annunciamo la nostra mobilitazione”.

“Con questi orari – dicono il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale, il presidente Giancarlo Di Blasio, la vicepresidente Barbara Lunelli e il referente del distretto food and beverage di piazza Muzii, Mario Palladinetti – gli utenti saranno costretti a scegliere tra la cena e il dopocena, perché a queste condizioni diventa impossibile fare entrambe le cose. Il Governo ci dichiara zona bianca senza prevedere limitazioni di orario o ulteriori restrizioni, il governatore Marco Marsilio invita a nutrire ‘il giusto ottimismo necessario a rilanciare l’economia’, ma a Pescara si va verso un provvedimento totalmente contrario”.

“Dall’amministrazione comunale – aggiungono i rappresentanti dell’associazione – ci saremmo aspettati scelte più coraggiose e lungimiranti. Un gruppetto di residenti infastiditi dai rumori antropici, assecondati dalla politica per meri fini elettorali, di fatto impedisce la ripresa economica e lo sviluppo turistico della città, apprezzata in tutta Italia per la sua vivacità. Ben consapevoli di come, quella dei residenti, sia una questione annosa e della necessità di trovare una soluzione, avevamo chiesto di rimandare alla fine dell’estate la discussione sul tema per consentire agli operatori di lavorare al meglio durante la bella stagione e di rimettersi in piedi”.

“Non dimentichiamo che i ristori sono stati irrisori e per alcuni hanno rappresentato solo briciole. Chi in queste settimane ha riaperto lo ha fatto con le proprie risorse. E a questo punto non c’è questione sanitaria che tenga: il Pescarese è oggi tra le migliori province d’Italia per incidenza settimanale dei contagi e Pescara è tra le migliori grandi città del Paese. Siamo stanchi di questo atteggiamento. Prima le durissime misure imposte a livello centrale – concludono Vianale, Di Blasio, Lunelli e Palladinetti – ora che il Governo ci dichiara zona bianca arrivano le restrizioni comunali. Ci batteremo, come sempre, per garantire il diritto degli esercenti a lavorare”.

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