Pescara
Stai leggendo
Processo Ecoemme, dopo 10 anni sentenza ancora lontana. Prescrizione per tutti

Processo Ecoemme, dopo 10 anni sentenza ancora lontana. Prescrizione per tutti

PESCARA, 4 luglio 2017 – Un processo lumaca, nato da un’indagine del 2008, subisce l’ennesimo rinvio al prossimo 15 gennaio. In quell’occasione il caso Ecoemme, che è ancora nella fase istruttoria davanti al tribunale collegiale di Pescara, compirà i suoi “primi” dieci anni. E così un altro dei tanti presunti episodi di malaffare, che legano politica e imprese in Abruzzo, vedrà andare in prescrizione tutti i reati che riguardano i nove imputati.

Al centro del procedimento, i rapporti tra il Comune di Montesilvano, che si è costituito parte civile tramite e la società pubblica-privata Ecoemme, attiva nel settore dei rifiuti e composta da Comune di Montesilvano, Deco del gruppo Di Zio e Comunità Montana Vestina.

L’inchiesta fu innescata da un esposto su presunte irregolarità commesse da Ecoemme. Secondo le accuse, l’ex sindaco di Montesilvano Pasquale Cordoma e il consigliere regionale Lorenzo Sospiri si sarebbero attivati per favorire il gruppo Di Zio nel consolidamento di una gestione monopolistica del servizio dei rifiuti a Montesilvano, in cambio della corresponsione di alcune somme di danaro.

Gli altri imputati, oltre a Cordoma e Sospiri, sono Massimo Sfamurri, presidente di Ambiente Spa, Antonello De Vico, ex sindaco di Farindola, Ettore Paolo Di Zio, ex consigliere del Cda di Ecoemme, Ettore Ferdinando Di Zio, imprenditore, Fabio Savini, ex vice presidente del Cda di Ecoemme, Paolo Cucculelli, tecnico della Comunità Vestina, e Giordano De Luca, ex consigliere del Cda di Ecoemme. Tutti sono accusati di corruzione, con Ettore Ferdinando Di Zio che deve rispondere anche del reato di truffa.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%