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Prostituzione nei centri massaggi, l’inchiesta coinvolge anche Pescara

Prostituzione nei centri massaggi, l’inchiesta coinvolge anche Pescara

PESCARA, 1 ottobre – Coinvolge anche Pescara l’inchiesta anti prostituzione della Procura di Ancona: ragazze italiane venivano adescate anche sul web con offerte di lavoro a tempo indeterminato e poi ‘addestrate’ alla prostituzione e sfruttate sessualmente in centri massaggi.

Lo hanno scoperto i poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, coordinati dalla Procura, con l’operazione “Vishudda”: in carcere è finito un 40enne di origini pugliesi mentre sua moglie è stata posta agli arresti domiciliari.

Altre tre donne italiane sono state sottoposte ad obbligo di dimora, l’abitazione di una sesta indagata a piede libero è stata perquisita.

Nell’ambito dell’indagine avviata nel 2017, in cui vengono contestati reati che vanno dallo sfruttamento all’induzione alla prostituzione in concorso, sono stati sequestrati nove immobili che ospitavano i centri massaggi situati, oltre che a Pescara, ad Ancona, San Benedetto del Tronto, Curtatone (Mantova), Bologna, Faenza (Ravenna), San Giovanni Marignano (Rimini) e Barletta.

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