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Prostituzione, violenze e minacce a Pescara: due condanne ad oltre 12 anni di carcere

Prostituzione, violenze e minacce a Pescara: due condanne ad oltre 12 anni di carcere

PESCARA, 1 aprile – Oltre dodici anni di carcere, complessivamente, per le due figure di vertice di un’organizzazione  dedita allo sfruttamento della prostituzione nella zona sud di Pescara. Il tribunale collegiale della città adriatica ha condannato a sette anni Viorel Verdesan, 42 anni, e a cinque anni e tre mesi Ionel Craciun, 35 anni, entrambi romeni. Le accuse, a vario titolo, erano di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, lesioni, estorsione e minacce. Assolti invece, per non avere commesso il fatto, i due connazionali Alin Radu, 37 anni, e Motoi Cosmina Ionica, 29 anni.

I fatti risalgono ad un periodo compreso tra il 2008 e il 2013. Verdesan era considerato il capo di un’organizzazione dedita allo sfruttamento della prostituzione nella zona sud di Pescara. Decine di ragazze romene, nel corso del tempo, furono costrette a prostituirsi, dietro minacce che in alcuni casi sfociarono in episodi di violenza.

Verdesan e Carciun fornivano alloggio alle donne sfruttate, le accompagnavano sul posto di lavoro e le costringevano a consegnare loro parte dell’incasso. Inoltre pretendevano 50 euro a sera per l’occupazione del posto di lavoro e le donne che provavano ad opporsi subivano minacce o venivano picchiate. Tra le ragazze sfruttate fu costretta a prostituirsi anche una minorenne.

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