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Rapina all’ufficio postale di Campovalano di Campli, patteggia uno degli autori

Rapina all’ufficio postale di Campovalano di Campli, patteggia uno degli autori

TERAMO, 29 marzo – Avrebbe fatto da palo nella rapina compiuta a fine 2016 nell’ufficio postale di Campovalano di Campli. Un’accusa per la quale Alessandro Spinozzi, 37 anni, teramano, difeso dall’avvocato Piergiuseppe Sgura, ha patteggiato due anni, pena sospesa, davanti al gup Domenico Canosa. Richiesta di rito abbreviato condizionato ad una perizia, invece, per il presunto complice, il 36enne Roberto Paci, la cui posizione sarà dunque definita separatamente.

Spinozzi e Paci a gennaio di quest’anno erano stati raggiunti rispettivamente da un’ordinanza di obbligo di dimora il primo e da un’ordinanza di custodia cautelare il secondo, dopo che le indagini condotte dalla squadra mobile della Questura di Teramo li avevano individuati come responsabili della rapina.

Secondo quanto ricostruito all’epoca dagli agenti mentre Spinozzi avrebbe fatto da palo, aspettando il complice a bordo di un’auto con tanto di lampeggiante, Paci si sarebbe introdotto all’interno dell’ufficio postale puntando un coltello alla gola di un’impiegata e costringendola a consegnargli i soldi.

Poi, con un bottino di poco più di 300 euro, i due sarebbero fuggiti senza lasciare traccia.

Almeno fino a due mesi dopo quando gli uomini della squadra mobile, diretti da Roberta Cicchetti, non li hanno identificati grazie a tutta una serie di testimonianze e riscontri telefonici.

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