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Regione Abruzzo, incentivi contro la fuga di cervelli

Regione Abruzzo, incentivi contro la fuga di cervelli

PESCARA, 14 novembre – I cervelli fuggono dall’Italia? La Regione Abruzzo prova a trattenerli. E lo fa prevedendo un incentivo fino a 40mila euro per l’assunzione di un ricercatore con contratto almeno triennale.

La misura, che prova ad invertire una tendenza orma consolidata, è inserita  nel bando, pubblicato nei giorni scorsi, volto a finanziare progetti di ricerca e innovazione attraverso un un plafond di 16 milioni di euro.

“Per la programmazione dei fondi Fesr 2014-2020 abbiamo a disposizione circa il 30 per cento in meno di risorse rispetto al passato. Di qui la necessità di operare delle scelte e l’Abruzzo ha deciso di scommettere sulla ricerca e l’innovazione – ha commentato questa mattina a Pescara  il vice presidente della giunta regionale Giovanni Lolli – Sul nostro territorio abbiamo un sistema industriale forte e articolato, in cui permangono delle difficoltà, ma dove le grandi aziende hanno ripreso a correre e a crescere. In Abruzzo, però, le risorse che le imprese destinano alla ricerca sono ancora inferiori alla media di altre realtà italiane. Ed è nostro dovere sostenerle in un percorso di innovazione, che è l’unica garanzia che consentirà loro di rimanere competitive sul mercato anche nei prossimi anni”.

Lolli lo ha detto nel corso di incontro al quale hanno partecipato anche l’autorità di gestione del Fesr Abruzzo Giovanni Savini e Nicola Commito, dirigente del servizio ricerca e innovazione industriale, con la Regione che  contribuirà a finanziare non solo le grandi imprese, ma anche il tessuto delle piccole e medie, con interventi articolati su 3 linee di intervento: la prima per progetti fino a 200mila euro, la seconda fino a 5 milioni di euro e la terza per investimenti superiori.

“Nel frattempo – ha aggiunto il vice presidente – il Ministero dello sviluppo economico ha pubblicato un bando per finanziare progetti di ricerca con un investimento compreso tra 800mila e 5 milioni di euro, nelle regioni italiane “in transizione”, tra cui c’è l’Abruzzo. Ebbene su 55 iniziative ammesse, 50 provengono da imprese abruzzesi e sono tutte di alto livello. Il ministero ha messo a disposizione un plafond di 30 milioni di euro, ma se non dovesse essere sufficiente, valuteremo di integrarlo come Regione, attingendo alle risorse del Fesr di nostra competenza”.

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