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Rifiuti da Roma in Abruzzo, si infiamma lo scontro politico

Rifiuti da Roma in Abruzzo, si infiamma lo scontro politico

PESCARA, 8 gennaio – Centomila tonnellate l’anno  di rifiuti sono arriveranno in Abruzzo da Roma. Non è una novità, per l’Abruzzo, che già dal 2015 riceve rifiuti dalla città capitolina. Intorno alla vicenda, però, in queste ore sta montando un vero e proprio caso politico, che vede schierati su fronti opposti Pd e Movimento 5 Stelle. In campo è sceso anche il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, per dire che “Roma non può permettersi un’emergenza rifiuti come quella che si sta prefigurando ancora una volta”.

I contorni della vicenda sono ancora poco chiari. Il dato di fatto è che gli impianti presenti nel territorio della regione Lazio sono insufficienti ad accogliere i rifiuti provenienti da Roma Capitale. La strada che era stata inizialmente individuata prevedeva il conferimento dei rifiuti in Emilia Romagna. Nelle ultime ore, però, è arrivato il dietro front romano e si è deciso di puntare sull’Abruzzo.

Una scelta che avrebbe ragioni squisitamente economiche, come dimostra la piccata affermazione dell’assessore all’Ambiente del Comune di Roma,  Pinuccia Montanari, che ha affidato a Facebook il proprio pensiero:

“Noi, a differenza di Renzi e del Pd, non facciamo campagna elettorale ma pensiamo all’interesse delle persone. C’è il sospetto che qualcuno voglia speculare sulle spalle dei cittadini e proponga tariffe fuori mercato per mettere in difficoltà le amministrazioni e gli abitanti di Roma. No agli sciacalli della politica”.

Nello stesso post Montanari ha spiegato:

“Ci auguriamo che l’Abruzzo dia il via libera alla richiesta di accogliere rifiuti in impianti di Trattamento meccanico biologico: una richiesta presentata da Ama alla Regione Lazio lo scorso 22 ottobre, ma che Zingaretti ha sbloccato solo dopo un mese per un ‘mancato funzionamento del sistema informatico'”.

La giunta regionale abruzzese, però, fa “melina”. Mario Mazzocca,sottosegretario alla presidenza della giunta regionale abruzzese con delega all’Ambiente, al termine della breve riunione tenutasi nel primo pomeriggio, a Pescara, alla presenza del presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, e del segretario particolare del presidente, Enzo Del Vecchio, ha affermato:

“Dal Comune di Roma e dall’Ama non abbiamo ricevuto nessuna richiesta ufficiale per avviare il trattamento dei rifiuti nei nostri impianti. Sappiamo solo che prima di Natale, dalla Regione Lazio, ci è arrivata una richiesta per vedere se c’era la disponibilità a trattare una quota di circa 100 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti da Roma Capitale. L’Abruzzo, già dal 2015, opera in soccorso di Roma Capitale, in virtù di un accordo stipulato con la Regione Lazio, per trattare 180 tonnellate al giorno nell’impianto Aciam di Aielli e quindi l’Abruzzo già fa la sua parte”.

Insomma, da una parte viene confermata la versione di Montanari, sulla richiesta inoltrata alla Regione Abruzzo, e dall’altra se ne sminuisce la portata.

Mazzocca poi se la prende anche con l’amministratore delegato di Ama, la società che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti a Roma:

“Ci lasciano sconcertati le dichiarazioni fatte a mezzo stampa dall’amministratore delegato di Ama, secondo il quale ci sarebbe un’inversione di rotta nel voler trasportare i rifiuti dall’Emilia Romagna all’Abruzzo, tra l’altro motivandola con ragioni economiche che non sono assolutamente vere. Peraltro, da quanto mi risulta, in Emilia Romagna i rifiuti andavano per essere smaltiti, una cosa ben diversa dal trattamento, che noi possiamo fare in Abruzzo e che ha costi certamente più elevati”.

Poi, però, il sottosegretario alla presidenza di giunta dice:

“Le Regioni hanno un vincolo di sussidarietà reciproco. Gli impianti avrebbero un loro ritorno economico, ma per noi si tratta di un aspetto secondario rispetto agli obiettivi che ci siamo dati con il Piano di gestione dei rifiuti che abbiamo appena approvato e che prevede come unico scenario quello dell’economia circolare, con una moratoria sulle nuove discariche.I nostri uffici compiranno una serie di approfondimenti, per poi demandare la valutazione finale alla giunta regionale”.

Al di là delle dichiarazioni di facciata, che inevitabilmente risentono del clima elettorale, l’impressione è che alla fine le 100 mila tonnellate l’anno di rifiuti, provenienti da Roma Capitale,  arriveranno in Abruzzo. In tal caso verranno ripartite tra l’impianto Aciam di Aielli (40 mila tonnellate), il Cogesa di Sulmona (30 mila tonnellate) e la Deco spa di Chieti (30 mila tonnellate).

 

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