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Sgombero via Ariosto, il sindaco: “Senegalesi hanno rifiutato dialogo. C’era rischio epidemie”

Sgombero via Ariosto, il sindaco: “Senegalesi hanno rifiutato dialogo. C’era rischio epidemie”

MONTESILVANO, 1 giugno – “La risposta che la città attendeva da anni”: così il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno, definisce il maxi blitz interforze che ieri ha portato allo sgombero del cosiddetto ‘ghetto’ di via Ariosto. Mentre un gruppo di senegalesi protesta davanti al Comune, il primo cittadino spiega che “noi una soluzione diplomatica l’avevamo trovata, ma non c’è stato verso di dialogare con loro, a cui avevamo chiesto di andar via autonomamente”. Maragno ribadisce infatti che “c’era un problema di igiene e sanità pubblica, oltre al fatto che le palazzine sono fatiscenti e a rischio crollo. Per non parlare dei pericoli legati ad eventuali epidemie”.

Il punto della situazione nel corso di una conferenza stampa organizzata proprio per tracciare un bilancio dell’operazione di ieri. Presenti, insieme a Maragno, l’assessore a Lavori pubblici e Polizia locale, Valter Cozzi, il dirigente di settore Gianfranco Niccolò e il luogotenente Nicolino Casale, comandante della Polizia locale.

Il sindaco spiega che dall’emissione dell’ordinanza, sei mesi fa, ci sono stati diversi tentativi di dialogo, per invitare i senegalesi a lasciare le palazzine a rischio:

“L’intervento di ieri è arrivato dopo aver tentato per sei mesi un’interlocuzione con i senegalesi, ma non c’è stato verso di dialogare con loro. Via Ariosto era diventata una sorta di ostello per stranieri, con persone di passaggio da tutta Italia. Siccome a giugno le persone presenti nel complesso sarebbero diventate almeno 350, si è deciso di intervenire per evitare che la situazione si aggravasse ulteriormente”.

Il primo cittadino aggiunge che la zona di via Ariosto “era il centro dello spaccio e della contraffazione in città. Nell’ultimo mese – ricorda – c’è stato almeno un episodio di spaccio ad un tredicenne e due aggressioni ai danni delle forze di polizia”.

“Oggi finisce l’intervento straordinario, con il completamento dei lavori per murare gli accessi delle palazzine. Da domani – sottolinea Maragno – la responsabilità passa ai proprietari delle strutture, che dovranno mettere in sicurezza gli edifici. Se non lo faranno presenterò una denuncia in Procura”.

Il sindaco ha anche sottolineato che “su 48 appartamenti solo tre erano affittati con regolare contratto”. Ieri il Comune ha messo a disposizione di donne, bambini ed anziani alloggi ed hotel, ma i senegalesi, riferisce il primo cittadino, hanno rifiutato. I proprietari degli immobili sono tutti di fuori.

Non è escluso che dietro allo spaccio e alla vendita di merce contraffatta ci sia la criminalità organizzata, anche se il primo cittadino ha detto che “non spetta a me accertarlo”.

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