MONTESILVANO, 4 aprile – Era in un capannone di Montesilvano la base di un gruppo criminale che rubava autovetture di lusso tra Abruzzo e Marche, le smontava e le smerciava in pezzi di ricambio. A smantellare il sodalizio sono stati i Carabinieri di Fermo, che hanno denunciato un foggiano. La banda era attiva soprattutto sulla costa.

Ieri il blitz nel capannone da parte dei militari marchigiani, con i Carabinieri ed i Carabinieri forestali di Pescara. All’interno sono state rinvenute parti di carrozzeria, meccaniche ed elettroniche, di autovetture tutte provento di furto.

Le indagini vanno avanti per identificare i complici.

— AGGIORNAMENTO —

L’uomo denunciato dai Carabinieri di Fermo è un 42enne originario di Foggia e residente a Pescara, già arrestato dai militari dell’Arma del capoluogo adriatico domenica pomeriggio, insieme ad un complice, per il furto di un’autovettura.

I Carabinieri della Compagnia di Pescara, agli ordini del maggiore Claudio Scarponi, in collaborazione con i colleghi di Fermo, hanno individuato la base operativa del 42enne, in un capannone preso in affito a Montesilvano.

In maniera del tutto abusiva, il foggiano aveva avviato un’attività do carrozzeria ed autoricambi. Nel capannone le auto rubate venivano smontate e poi vendute a pezzi. Ieri mattina l’intervento nella struttura, in collaborazione con i Carabinieri forestali di Pescara, ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro un ingente quantitativo di parti di automobili rubate: parafanghi, portiere, cofani, parti meccaniche ed elettroniche, tra cui centraline modificate usate per rubare le auto, gomme, cerchioni e interi blocchi motori, nonché un ponte sollevatore.

Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro penale in attesa dell’esatta quantificazione e dell’inventario completo. Elevate inoltre sanzioni amministrative per l’esercizio abusivo dell’attività economica e per violazioni in materia ambientale.