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Teramo, le minoranze contro i ritardi nella riqualificazione dell’ex Carlo Febbo di San Nicolò

Teramo, le minoranze contro i ritardi nella riqualificazione dell’ex Carlo Febbo di San Nicolò

TERAMO, 10 luglio – Le condizioni di degrado in cui versa l’ex scuola Carlo Febbo a San Nicolò, a distanza di oltre un anno “dall’ultima inascoltata denuncia pubblica”, rappresenterebbe una delle testimonianze più concrete “dell’immobilismo di un centrodestra che pensa solo alla sopravvivenza delle proprie poltrone”. A sostenerlo i consiglieri di minoranza Gianguido D’Alberto e Antonio Filippponi per i quali nonostante le numerose interrogazioni, segnalazioni e proposte per la riqualificazione della struttura, ad otto anni dalla chiusura della scuola la situazione di quella struttura sia diventata uno spettacolo indecoroso. Degrado segnalato nel corso degli anni dagli stessi residenti, che hanno puntato il dito anche contro il totale abbandono dell’area esterna all’edificio.

“La situazione di degrado all’interno della ex scuola è addirittura peggiorata, così come è diventato vergognoso lo stato, testimoniato dalle foto, dell’area esterna antistante, un punto di aggregazione su cui si sono formate generazioni di sannicolesi e che oggi è in totale, penoso, abbandono – scrivono i due consiglieri –  La totale inerzia e le false promesse dell’amministrazione  ci portano nuovamente a chiedere con maggiore forza:che fine ha fatto la più volte annunciata validazione del progetto esecutivo, propedeutica alla gara e ai lavori? Esiste il rischio che gli inaccettabili ritardi possano incidere sullo stanziamento e sulla copertura finanziaria? Le risorse sono materialmente ancora a disposizione e sono sufficienti a coprire l’esecuzione dei lavori considerato anche l’impatto dei recenti eventi sismici? Per quale ragione non si ascoltano le esigenze e le proposte dei residenti della frazione mai coinvolta nelle scelte urbanistiche che la riguardano? Nelle more l’amministrazione intende continuare a condannare al degrado l’intera area e le zone limitrofe?”.

Ma i due rappresentanti dell’opposizione non si limitano a stigmatizzare l’atteggiamento dell’amministrazione. Al contrario ribadiscono la loro proposta per la riqualificazione dell’area, che parte dalla bonifica della zona e dalla sua destinazione a finalità pubbliche e collettive;

“L’immobile può essere utilizzato come palazzo civico e luogo decentrato di rilevanti servizi e può essere creato un centro di aggregazione per i giovani con la contestuale creazione di una biblioteca, di una sala polifunzionale destinata ad eventi ed incontri e di un punto di coordinamento per le varie e numerose associazioni – concludono i due consiglieri – e la riqualificazione e valorizzazione dell’area del campetto antistante l’ex edificio scolastico va finalizzata alla creazione di un’area verde pubblica attrezzata per i bambini e per le famiglie, che ad oggi continuano a non godere di uno spazio dignitoso adibito al gioco e al tempo libero.”

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