TERAMO, 26 aprile – Quando l’amico era finito in carcere aveva pensato di guadagnare qualcosa anche sul suo arresto. E così prima si sarebbe recato dalla moglie, chiedendole di inviargli delle foto completamente nuda e minacciandola, in caso di diniego, di raccontare al marito che era stata a lei a chiamare i Carabinieri e a farlo arrestare, e successivamente avrebbe minacciato entrambi di mettere quelle stesse foto on line e di farle girarle su fb se non gli avessero consegnato 2mila euro.
Accuse per le quali adesso un 40enne teramano (di cui non forniamo le generalità per non rendere riconoscibile le vittime), rischia il processo per tentata estorsione.

Questa mattina, dopo che il pm Laura Colica aveva chiesto per l’uomo il rinvio a giudizio, il 40enne è infatti finito davanti al gup Roberto Veneziano per l’udienza preliminare, udienza che è stata però rinviata ad altra data a causa di un difetto di notifica.

Secondo l’accusa, poco dopo l’arresto dell’amico, il 40enne avrebbe iniziato a chiedere insistentemente alla moglie di inviargli delle foto osè. “Se non me le mandi vado da tuo marito e gli racconto che sei stata tu a farlo arrestare” le avrebbe detto l’uomo, con la donna che alla fine avrebbe ceduto al ricatto pensando che l’uomo si sarebbe accontentato.

Ma le foto non sono bastate. Tanto che successivamente il 40enne avrebbe contattato moglie e marito chiedendogli un pagamento di 2mila euro per non mettere quelle stesse foto on line e farle girare su fb.

Un tentativo di estorsione al quale, però, le due vittime non hanno ceduto, recandosi al contrario dalle forze dell’ordine a denunciare l’accaduto.

Ma non solo. Perché la Procura contesta al 40enne, ed in questo caso anche al marito della donna, il reato di lesioni per una discussione scaturita tra i due sempre in relazione alla stessa vicenda. Discussione al termine della quale i due sarebbero venuti alle mani, procurandosi entrambi lievi ferite.