Teramo, tassa di soggiorno: la Cna chiede di reinvestirla sul turismo
TERAMO, 18 gennaio – L’introduzione della tassa di soggiorno non convince la Cna, che in ogni caso chiede che le somme recuperate dai Comuni con il nuovo balzello vengano reinvestite sul turismo.
“L’ipotesi avanzata da alcuni comuni della costa di introdurre, a partire dal 2018, la tassa di soggiorno sui pernottamenti in hotel ci vede assai perplessi – commenta il presidente provinciale della Cna Bernardo Sofia – Ma se questa fosse la scelta definitiva delle amministrazioni locali, allora va detto che tutta la somma così realizzata dovrà essere destinata ad attività collegate all’offerta turistica e non a finire nel calderone indistinto dei bilanci comunali”.
Per Sofia la scelta di introdurre la tassa di soggiorno in un momento in cui l’orientamento delle famiglie in materia di turismo si fonda soprattutto sul rapporto qualità/offerta, e in considerazione del fatto che il turismo costiero teramano deve guardarsi da competitori agguerriti a pochissimi chilometri di distanza, potrebbe rivelarsi controproducente.
“Tuttavia se questa sarà davvero la scelta, allora non possiamo non sostenere che l’intera cifra recuperata dai Comuni vada investita per migliorare l’offerta turistica – conclude – in modo da coinvolgere gli stessi ospiti delle strutture alberghiere: e dunque per cartelloni di iniziative culturali e di spettacolo, promozione di eventi, miglioramento dei servizi di spiaggia, facilitazione della mobilità, pacchetti promozionali”.