TERAMO, 9 novembre – Col passare dei giorni si aggrava sempre di più il bilancio dei danni causati dal terremoto in provincia e soprattutto nel Comune di Teramo, dove oggi è stato dichiarato parzialmente inagibile il palazzo della Prefettura. Ad essere interessata dal provvedimento di inagibilità è un’intera parte del fabbricato da cielo a terra – tre piani – sul lato che affaccia su via Mario Capuani e nella dove si trova anche l’appartamento del prefetto, Gabriella Patrizi. Una situazione a fronte della quale è stata convocata un’apposita riunione con tecnici e Prefettura per valutare le azioni da intraprendere.

Nel corso dei controlli della Protezione civile, che ad oggi tramite la Dicomac ha verificato la situazione di ben 30 scuole, è stata inoltre dichiarata l’inagibilità anche per la scuola dell’infanzia di Villa Ripa , con l’amministrazione comunale che avrebbe però già trovato una soluzione alternativa per i 23 bimbi che frequentano la struttura. Da controllare, dunque, manca solo la scuola “Risorgimento, con tutti gli altri plessi risultati idonei alla riapertura fissata per lunedì.

Complicata resta anche la situazione sul fronte degli edifici privati, tanto che solo oggi sono state emanate altre 9 ordinanze di sgombero, che hanno coinvolto 23 famiglie e 3 esercizi commerciali tra Piano della Lenta, Frondarola, Cavuccio, via Riccitelli e Campo della Fiera.

Al riguardo il Comune sottolinea come l’attività di verifica del Coc continuano senza sosta: “Complessivamente, tra le richieste di sopralluogo pervenute, quelle ad oggi registrate sono 1.920 – scrive l’amministrazione –  In totale le ordinanze di sgombero sono 204, gli sfollati 700. Gli assistiti in strutture ricettive, sempre complessivamente, sono 73 per 32 famiglie mentre le persone che hanno optato per l’autonoma sistemazione sono 269 per 103 famiglie”.