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Unione Inquilini: “In Abruzzo aumentano gli sfratti, dati drammatici a Pescara”

Unione Inquilini: “In Abruzzo aumentano gli sfratti, dati drammatici a Pescara”

PESCARA, 9 giugno – In Abruzzo gli sfratti aumentano, con la sola eccezione nelle province di Chieti e Teramo, dove si registra un calo rispetto all’anno precedente. Pescara si conferma la città più morosa d’Abruzzo: aumentano le sentenze di sfratto emesse e gli sfratti eseguiti. A fare il punto sui dati del 2017, diffusi dal Ministero dell’Interno, è l’Unione Inquilini di Pescara, che parla di “percentuali drammatiche” per Pescara e sottolinea che “c’è ancora molto da fare nell’ambito delle politiche abitative”.

Le sentenze di sfratto emesse in Abruzzo sono state 2.274 con un aumento dell’80,19%. Le richieste di esecuzione sono 2.087 con un aumento dell’82,11% e gli sfratti eseguiti sono 783 con un aumento del 11,70%. Nella sola provincia di Pescara, le sentenze emesse sono 1.660 con un aumento del 169,48%, le richieste di esecuzione 1.305 con un aumento del 388,76% e gli sfratti eseguiti 451 con un aumento del 34,63%.

“A fronte di questi dati – afferma il segretario provinciale dell’Unione Inquilini e membro della segreteria nazionale, Walter Rapattoni – chiediamo di dare risposte alle famiglie che avrebbero diritto a una casa popolare e che aspettano in graduatoria da anni e di usare la leva fiscale al fine di ridurre gli affitti. Serve, infine, un grande investimento per riconvertire il patrimonio pubblico non utilizzato ai fini della residenza sociale. La politica e le istituzioni non possono più temporeggiare, è tempo di agire”.

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