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Abruzzo terra di immigrati, ce ne sono 86mila: quadruplicati in 15 anni

Abruzzo terra di immigrati, ce ne sono 86mila: quadruplicati in 15 anni

PESCARA, 27 ottobre – Quadruplicati, nel giro di 15 anni, gli stranieri presenti in Abruzzo: nel 2001 erano 21.400, nel 2015 86.363. Gli incrementi più consistenti ci sono stati nel 2003 (+32%) e nel 2007 (+25,9%). Lieve la crescita degli ultimi anni: nel 2014 erano 86.245 e nel 2013 84.285. Sono nell’Aquilano i comuni con la maggior incidenza di stranieri: ad esempio a San Pio delle Camere, 700 abitanti, sono circa un terzo del totale. Emerge dal ‘Dossier statistico immigrazione 2016’ dell’Idos, presentato stamani.

L’incidenza della popolazione migrante su quella complessiva risulta differenziata: si va da poco piùdel 5% nelle province di Pescara e Chieti, al 7,7% in quella di Teramo e all’8,0% dell’Aquila. Oltre a San Pio delle Camere, nell’Aquilano ci sono alcuni comuni – Anversa degli Abruzzi, Poggio Picenze, Cansano, Pizzoli e Fossa – dove l’incidenza sfiora un sesto.

Le quattro province abruzzesi hanno tutte una quota tra un quinto e un quarto della popolazione straniera residente: poco al di sotto del 25% Pescara (20,4% e 17.639 presenze) e Chieti (23,8% e 20.584) e appena al di sopra Teramo (27,7% e 23.957) e L’Aquila (28,0% e 24.183). Nelle province dell’Aquila e di Pescara il numero degli immigrati nel 2015 è diminuito rispettivamente di 174 e di 114 unità, mentre in quella di Teramo è aumentato di 17 unità e in quella di Chieti di 389 unità.

I migranti provengono per il 70,9% dall’Europa (il 41,1% dall’Ue), per il 14,6% dall’Africa, per il 9,8% dall’Asia, per il 4,7% dal continente americano (il 4,3% dall’America centro-meridionale) e per lo 0,1% dall’Oceania. Nel loro insieme, gli immigrati in Abruzzo costituiscono il 15,2% degli stranieri insediatisi nel Sud della penisola. Quanto all’appartenenza religiosa, secondo la stima del Dossier Statistico Immigrazione, tra i cittadini stranieri prevalgono i cristiani (58,8%, di cui cattolici 15,6%) e i musulmani (31,2%). L’incidenza delle donne tra gli immigrati è in aumento rispetto all’anno precedente e si situa al 54,8%, quota superiore alla media nazionale di oltre due punti.

Inizialmente – emerge dall’indagine – gli immigrati che arrivavano in Abruzzo erano costretti ad “arrangiarsi”, mentre negli ultimi anni è prevalso l’inserimento dei migranti nel commercio, seguito dall’industria e dall’agricoltura. Il 9% delle imprese operanti in Abruzzo è gestito da stranieri (13.363 aziende).

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