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Iniziativa di solidarietà per Castelli con “Una palla di Natale per l’arte”

Iniziativa di solidarietà per Castelli con “Una palla di Natale per l’arte”

CASTELLI, 15 dicembre – Salvare un patrimonio artistico di altissimo valore ed aiutare la cittadinanza, duramente colpita dal sisma, a rialzarsi e a riprendere la propria vita. E’ questo l’obiettivo dell’iniziativa “Una palla di Natale per l’arte“, promossa dall’associazione “Amici del Gran Sasso d’Italia” per il 17 e il 18 dicembre. Due giornate nelle quali, per le vie del borgo,  sarà possibile acquistare le  famose palle in ceramica di Natale forgiate e decorate a mano dai celebri ceramisti castellani, come atto di solidarietà e di vicinanza alla popolazione colpita dal sisma.

“Castelli è un patrimonio della cultura nazionale e come tale tutti  sono invitati ad esprimere solidarietà  alla sua comunità per ridare vita a questo straordinario gioiello, ai piedi del Gran Sasso d’Italia, duramente colpito dai terremoti del 2009 e del 2016 – scrive il presidente dell’associazione Amici del Gran Sasso d’Italia Walter Mazzitti – La celebrità nel mondo di Castelli rischia di cadere nell’oblio. Il centro storico è stato seriamente danneggiato dalla terribile ultima scossa del 30 ottobre. Dei duemila residenti dal primo sisma, meno di 50 anime sono rimaste nel borgo. Il Museo della Ceramica, duramente colpito, è chiuso da sette anni. Tra le sue strade regna un silenzio nuovo e indefinibile”.

Una situazione drammatica, a fronte della quale l’iniziativa mira a favorire le condizioni per il ritorno alla normalità  della popolazione colpita e delle generazioni future.

“E’ un dovere degli abruzzesi e degli italiani reagire con convinto impegno, per restituire ai castellani e all’Italia la  memoria di un grande passato e di un patrimonio di  arte e storia tra i più prestigiosi in ambito nazionale e internazionale – aggiunge Mazzitti – Castelli rischia di perdere la sua identità legata alla secolare storia dei suoi raffinati maestri ceramisti che ha consentito di narrare fino a ieri, alla propria gente e ai turisti, lo splendore e l’orgoglio di un paesino di montagna la cui celebre tradizione artistica non finirà mai di affascinare”.

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