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Teramo, al via il processo “Castrum”: tra le parti civili anche diversi imprenditori

Teramo, al via il processo “Castrum”: tra le parti civili anche diversi imprenditori

TERAMO, 15 dicembre – La complessità del processo Castrum, che vede davanti ai giudici del collegio, per una storia di presunte mazzette negli appalti, otto persone tra dipendenti pubblici ed imprenditori, è rappresentato dall’udienza fiume di questa mattina. Prima udienza filtro durata diverse ore, nel corso della quale i legali degli imputati hanno presentato decine di eccezioni tutte respinte dai giudici (presidente Alessandro Iacoboni, a latere Franco Tetto e Sergio Umbriano) e che ha visto costituirsi parte civile, come già annunciato, la Asl, il Comune di Giulianova e diversi imprenditori teramani che ritengono di essere stati danneggiati da quel sistema di corruzione negli appalti a Giulianova delineato nell’impianto accusatorio messo nero su bianco dai pm Andrea De Feis e Luca Sciarretta.

A processo, con accuse che a vario titolo ed in base alle diverse posizioni vanno dalla corruzione alla tentata concussione, fino alla tentata induzione indebita a dare o promettere utilità, all’abuso d’ufficio,  al falso in atto pubblico e in materia edilizia e urbanistica , ci sono la dirigente del Comune di Giulianova, ora sospesa, Maria Angela Mastropietro, all’epoca al vertice dell’ufficio urbanistica e coinvolta anche in un’altra inchiesta della Procura di Teramo, il marito ed imprenditore  Stefano Di Filippo, gli imprenditori edili di Giulianova  Andrea e Massimiliano Scarafoni, il socio accomandante della Ri.Ma. Sas e collabortore di Di Filippo,   Sergio Antonilli, l’imprenditore edile Nello Di Giacinto, già ex assessore al Comune di Giulianova, il funzionario della Asl Carmine Zippilli e il presidente di Giulianova Patrimonio Filippo Di Giambattista.

Su tavolo un presunto sistema di corruzione consolidato nel tempo, con gli appalti del Comune di Giulianova, per centinaia di migliaia di euro, affidati sempre alle stesse ditte. Quelle ditte i cui titolari erano disposti, a loro volta, a ‘ricompensare’ la dirigente del Comune di Giulianova Angela Mastropietro e il marito imprenditore con somme di denaro e beni immobili. O anche con consulenze fittizie o sovrafatturate a favore di quest’ultimo. Almeno secondo l’impianto accusatorio della Procura di Teramo, che al termine di indagini durate mesi a maggio aveva chiesto ed ottenuto l’esecuzione di otto ordinanze di custodia cautelare, quattro in carcere e quattro ai domiciliari nei confronti degli imputati (oggi tornati tutti in libertà).

Nel corso dell’udienza odierna i pubblici ministeri titolari del fascicolo hanno chiesto al collegio, richiesta sulla quale hanno trovato l’accordo del collegio difensivo, di riunire a questo processo anche l’inchiesta “Castrum bis”, per la quale i pm Andrea Sciarretta e Luca De Feis hanno chiesto il processo per quattro degli attuali imputati e per altre tre persone.

Una richiesta che il collegio ha giudicato accoglibile ma sulla quale si pronuncerà nell’udienza del 26 gennaio (e quindi dopo l’udienza preliminare per Castrum bis fissata per il 17 gennaio) , quando nell’ambito del processo odierno verrà affidato l’incarico al consulente per la trascrizione delle intercettazioni e saranno ascoltati i primi testi della pubblica accusa.

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