Terminati i controlli post sisma sulle dighe di Campotosto, per Mit ed Enel sono sicure
CAMPOTOSTO, 13 marzo – Le sequenze sismiche del 2016 e del 2017 non hanno causato nessun danno alle tre dighe di Campotosto, sulla cui tenuta tutti i controlli hanno dato risposte positive. Ad annunciarlo la Regione Abruzzo, sulla scorta delle verifiche svolte dagli enti preposti, che sottolinea come adesso la priorità sia quella di garantire velocemente il riempimento dell’invaso e salvare la stagione agricola nel teramano.
“Nell’incontro di oggi, Ministero dei Trasporti (Mit) ed Enel, hanno fornito dati utili e soddisfacenti per consentire all’invaso di Campotosto di poter approvvigionare acqua – ha sottolineato l’assessore regionale alle politiche agricole Dino Pepe – Adesso tutti gli enti preposti lavorino per salvare la prossima stagione agricola di un territorio, quello, teramano, composto da 4.500 aziende circa e circa 10.000 ettari di superficie agricola irrigua”.
Questa mattina, infatti, nel tavolo operativo convocato in Regione, sono stati illustrati ed acquisiti gli elementi tecnici e i dati relativi ai controlli effettuati sulle strutture delle tre dighe presenti nel bacino di Campotosto dopo le sequenze sismiche del 2016 e 2017. Tavolo al quale hanno partecipato, oltre al presidente Luciano D’Alfonso che ha coordinato i lavori, l’Enel quale gestore dell’invaso, i responsabile del Mit (direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche del ministero dei trasporti), i rappresentanti di Protezione civile nazionale, Ingv, Prefettura dell’Aquila e di Teramo, Consorzio di Bonifica Nord, enti locali ed organizzazioni agricole. Quelle stesse organizzazioni che, nelle scorse settimane, avevano chiesto un intervento a garanzia della stagione agricola.
“Come è emerso dal tavolo – ha aggiunto Pepe – sono state concluse tutte le verifiche tecniche sui dati raccolti dai controlli effettuati sulle strutture, ognuno ha svolto i compiti assegnati; sia il Mit nella sua veste di controllore, sia Enel in qualità di gestore, hanno fornito risposte positive. Inoltre, abbiamo calendarizzato i tempi per l’approvazione, da parte della Prefettura competente, del documento di protezione civile (aprile 2017), a cui è allegato il piano di emergenza di evacuazione (maggio 2017), affinché anche i Comuni siano protagonisti e non parte passiva”.
Il verbale della riunione sarà adesso inviato ai componenti del tavolo e dopo l’accettazione il gestore, di concerto con le autorità competenti, potrà attivare le procedure per favorire il riempimento dell’invaso e arrivare, entro un mese e mezzo, a una quota idrica di 1.310 metri sul livello del mare (60 milioni di metri cubi di acqua in più rispetto a oggi).