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Teramo, due milioni di euro per i lavori al Delfico. La Provincia: “Aumenteranno l’indice di vulnerabilità”

Teramo, due milioni di euro per i lavori al Delfico. La Provincia: “Aumenteranno l’indice di vulnerabilità”

TERAMO, 20 settembre – Oltre due milioni di euro per lavori al Liceo Classico Delfico. Sono quelli stanziati dalla Regione Abruzzo e destinati alla sistemazione del tetto e del sottotetto. Intervento che, come precisa il consigliere delegato Mirko Rossi, “aumenterà l’indice di vulnerabilità sismica della struttura oggi a 0,48”.

Dopo l’ufficializzazione del finanziamento la Provincia partirà dunque con l’affidamento della progettazione, mentre altri 4 milioni di euro sono previsti per interventi di messa in sicurezza del patrimonio scolastico. Una somma che risulta inserita nello schema di Decreto predisposto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Intanto ad Atri le nuove aule predisposte all’interno del distretto sanitario dopo una convenzione con la Asl, proprietaria dell’immobile,  hanno accolto gli studenti che non hanno trovato posto nel Polo scolastico; a Nereto è stata scongiurata l’ipotesi dei doppi turni nelle prime settimane dell’anno didattico terminando in tempo utile i lavori  sulle aule al Liceo ‘Peano’:

“Un risultato ottenuto anche grazie alla piena collaborazione della dirigente Maria Rosa Fracassa”  sottolinea Rossi , che spiega come continuino in ogni caso gli interventi previsti dal progetto complessivo di miglioramento sismico (1.020.000 euro) che si stanno realizzando a blocchi per limitare al minimo i disagi.

Sempre a Nereto è stato aggiudicato l’appalto di miglioramento sismico dell’Itc Rosa (1.308.494 euro) ma trattandosi di struttura contigua al ‘Peano’ al momento viene utilizzata anche da una parte degli studenti del liceo ed è per questo che i lavori dell’Itc inizieranno solo quando saranno completati altri blocchi al Peano.

Gli studenti dell’Ipsia di Teramo (unica struttura del capoluogo chiusa dopo le verifiche statiche e quelle sulla vulnerabilità) hanno trovato posto all’Iti (dove sono state ricavate 7 aule nuove da spazi inutilizzati che si aggiungono alle 3 già disponibili)  e al Milli (9 aule).

“Direi che l’operazione strategica, però,  è quella che ci apprestiamo a iniziare ad ottobre – chiosa Mirko Rossi – confronteremo i dati aggiornati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica con quelli degli iscritti e delle classi: da questo confronto emergerà un quadro certo e chiaro sugli spazi utilizzabili e potremo iniziare a ragionare su come razionalizzare l’uso del patrimonio scolastico esistente”.

 

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