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Messa in sicurezza A24 e A25, M5s: “Nessun taglio a masterplan”. Ma il nodo è su tempi del ristoro

Messa in sicurezza A24 e A25, M5s: “Nessun taglio a masterplan”. Ma il nodo è su tempi del ristoro

PESCARA, 8 ottobre – Dopo la levata di scudi del centrosinistra abruzzese, sui fondi che il Governo avrebbe sottratto al masterplan per finanziare la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, il M5s passa al contrattacco. Sara Marcozzi, candidata pentastellata alla presidenza della Regione,  di ritorno da Roma assicura che non c’è nessun taglio ai fondi del masterplan. Un concetto che, in una nota, è ribadito anche dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il Mit spiega, inoltre, che in effetti le risorse verranno anticipate dai fondi masterplan, ma  che “è previsto il totale reintegro delle risorse in questione a partire dall’anno 2021” e che si “farà di tutto per ristorarle nella legge di Bilancio”. La partita vera, dunque, si gioca sui tempi del ristoro.

Così Marcozzi dopo il vertice nella Capitale:

“Facciamo chiarezza sui fondi stanziati nel decreto Genova per le Autostrade A24 e A25. Grazie al Governo possiamo avviare subito lavori per 192 milioni di euro per la messa in sicurezza della nostra rete regionale. Dopo anni di immobilismo, pedaggi alle stelle e piloni pericolanti, questa è l’unica notizia da dare e non il presunto taglio ai fondi Masterplan. Bene ha fatto il Ministro Toninelli, dunque, a smentire ufficialmente le bufale veicolate in queste ore da chi ci ha malgovernato negli ultimi anni. I 192 milioni di investimento sulla rete vengono anticipati dal Fondo Masterplan, in modo da poter avere la liquidità disponibile per intervenire subito: perché la sicurezza di chi viaggia in autostrada non può non essere trattata come una priorità. Ma quelle stesse risorse è già previsto che vengano ripristinate al fondo in questione. Nessun furto, nessuno scandalo se non quello di chi riesce a far polemica anche sulla sicurezza degli Abruzzesi. Infine, d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture, al fine di non rallentare la progettazione e la realizzazione degli interventi già inclusi nei patti di sviluppo sottoscritti da Abruzzo e Lazio, e ritenuti prioritari dalle Regioni rispetto a quelli inseriti nel Piano operativo infrastrutture, ho ottenuto l’impegno di ristorare le risorse in legge di Bilancio.”

Il ministero poco dopo  fa sapere:

“Sui fondi per la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25, il dl Genova dispone la rimodulazione dell’autorizzazione di spesa. Per consentire l’immediata esecuzione delle opere di ripristino e messa in sicurezza antisismica delle due arterie, necessarie visto la preminente esigenza di tutela della sicurezza e della incolumità pubblica, l’articolo 16 del decreto Genova, predisposto da questo Ministero insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha disposto la rimodulazione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 16bis del decreto-legge n. 91/2017 a valere sui fondi FSC relativi delle delibere Cipe n. 26/2016 e n. 56/2016 (Patti territoriali), i quali garantiscono una adeguata disponibilità per il fine emergenziale rispetto a quelle assegnate annualmente al Piano operativo infrastrutture, pari a 250 milioni di euro per l’intero territorio nazionale per ciascuno degli anni 2018 e 2019 a fronte di un volume di investimenti pari a 11.500 milioni di euro”.

Questo, infine, il passaggio più significativo:

“Si precisa altresì che la norma prevede il totale reintegro delle risorse in questione a partire dall’anno 2021. Tuttavia, questo Dicastero, d’intesa con la consigliera regionale abruzzese M5S, Sara Marcozzi, al fine di non rallentare la progettazione e la realizzazione degli interventi già inclusi nei patti di sviluppo sottoscritti da Abruzzo e Lazio, e ritenuti prioritari dalle Regioni rispetto a quelli inseriti nel Piano operativo infrastrutture, farà di tutto per ristorare le risorse in legge di Bilancio”.

Non è passato inosservato il fatto che il ministero parli di una decisione presa d’intesa con la Marcozzi e non con i vertici delle istituzioni regionali. E’ il segno che siamo già in campagna elettorale, in vista delle elezioni regionali del 10 febbraio.

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