Regione
Stai leggendo
Acqua del Gran Sasso contaminata, M5s: “Gravissime responsabilità della Regione Abruzzo”

Acqua del Gran Sasso contaminata, M5s: “Gravissime responsabilità della Regione Abruzzo”

L’AQUILA, 9 maggio 2017 – Il Movimento 5 Stelle abruzzese punta il dito contro l’amministrazione regionale guidata da Luciano D’Alfonso, dopo che la Asl ha vietato di bere l’acqua proveniente dalle sorgenti del Gran Sasso e distribuita dalla Ruzzo Reti in 32 comuni del Teramano.

La posizione dei pentastellati abruzzesi è resa esplicita dal capogruppo in Consiglio regionale, Riccardo Mercante:

 “E’ davvero sconcertante apprendere, in queste ore, che la Asl di Teramo ha vietato l’uso potabile dell’acqua quando, per tutto questo tempo, Ruzzo reti e Regione primis non hanno fatto altro che rassicurare i cittadini minimizzando il rischio di contaminazione dai laboratori del Gran Sasso. Quello che mi lascia davvero senza parole non è soltanto il comportamento del gestore, che evidentemente non è assolutamente in grado di garantire ai cittadini un’acqua quantitativamente e qualitativamente eccellente, ma soprattutto la superficialità con la quale il Governo regionale, che pure dovrebbe farsi garante del buon operato della Ruzzo reti, ha affrontato la questione”.

Mercante cita l’episodio del dicembre scorso, quando venne lanciato un primo allarme in merito alla potabilità dell’acqua del Gran Sasso:

“Mi riferisco, in particolare, alla risposta evasiva data alla interrogazione con cui, lo scorso mese di dicembre, avevo affrontato il tema chiedendo alla Giunta di spiegare una volta per tutte se vi fossero stati effettivamente sversamenti di inquinanti, quale fosse la qualità delle acque e quali i rischi per cittadini costretti, per di più, a pagare bollette sempre più esose. Insomma, quello che chiedevo al Governo regionale era di controllare e verificare quanto era accaduto e quanto stava ancora accadendo alla sorgente del Gran Sasso. Purtroppo quello che ho ottenuto è stata una risposta superficiale ed evasiva diretta soltanto a porre l’accento sulla importanza ed utilità dei laboratori del Gran Sasso e quindi sulla necessità di garantirne la coesistenza con la sorgente acquifera”.

Quindi l’affondo nei confronti del governo regionale:

“Certamente nessuno nega il valore dell’INFN e del lavoro svolto, ma è evidente che questo non deve avvenire a discapito della sicurezza e della salute dei cittadini. Omettere di verificare e controllare più attentamente, anche se ciò dovesse comportare decisioni gravose, e permettere l’uso per fini potabili di un’acqua contaminata da sostanze tossiche e nocive è, da parte della Regione, gravissimo ed inaccettabile. Ed il risultato è che oggi è stato vietato di bere acqua ai cittadini di 32 Comuni della provincia teramana dopo lo scalpore mediatico suscitato dalla vicenda, ma mi chiedo in passato se e quante e quali volte si sia fatto finta di nulla. Un intervento chiaro e definitivo, da parte della Giunta, che credo debba farsi carico, una volta per tutte, di risolvere il problema della convivenza sotto il traforo di due realtà difficilmente conciliabili, mi sembra il minimo che il Governo D’Alfonso possa fare a tutela e nell’interesse dei cittadini”.

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
6%
Ok
0%
Triste
6%
Arrabbiato
88%