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Alessandrini si gioca l’ultima mediazione: “Teodoro deve entrare in Giunta, parlerò con Diodati”

Alessandrini si gioca l’ultima mediazione: “Teodoro deve entrare in Giunta, parlerò con Diodati”

PESCARA, 14 agosto – Alessandrini ci prova. Ci prova a fermare la corsa sulle montagne russe che sembra essere partita con il tentativo di rimpasto della Giunta comunale di Pescara. Stretto tra Teodoro che sbatte pugni sulla porta e Giuliano Diodati (e Di Matteo che lo sostiene) che dalla porta non vuole uscire, tenta il tono della mediazione.

Non lo dice, ma le sue parole arrivano dopo l’aut aut di Di Matteo “o dentro questa Giunta o fuori da tutto”.

I nodi da affrontare dice, sono tre: l’approvazione del progetto della riqualificazione dell’area di risulta, il Piano Sociale e il pacchetto urbanistico della nostra città, e bisogna affrontarli con una maggioranza solida.

“A tale fine ci siamo resi disponibili a ricomporre il dialogo di collaborazione attiva con la lista Teodoro, – scrive il sindaco Alessandrini –  riconoscendo loro nell’esecutivo la presenza di un esponente politico di vasta esperienza amministrativa per continuare il lavoro avviato.L’indicazione arrivata è quella di Gianni Teodoro, con il quale siamo pronti a lavorare per riprendere il cammino che tre anni fa ci vide vittoriosi a Pescara e che ci porterà a riaffrontare le prossime scadenze elettorali e amministrative insieme”.

E questa è la parte che riguarda a chi dare. Il problema è, ora, a chi togliere:

“L’ipotesi di dover rinunciare a Giuliano Diodati è una circostanza dolorosa per il legame di stima personalee politica costruito in tanti anni di lavoro insieme prima all’opposizione e poi al governo della città. Giuliano è parte di una comunità politica, va rispettato e ascoltato perché rappresenta una risorsa per il Pd e deve poter esprimere il suo contributo sia per il presente che per il futuro. Sarà mia premura incontrarlo al più presto per confrontarci su scenari che possano conservare il dialogo e il suo coinvolgimento nelle questioni più importanti per la città alla cui risoluzione ha contribuito con il suo lavoro. Questa la situazione al momento. Trovo giusto arrivare in fondo a tale percorso e poi definire formalmente le nuove nomine e l’assetto della Giunta, un lavoro che avrà tempi contingentati dalla necessità di portare avanti il governo della città”.

Detto questo il problema resta: viste le personalità (forti) in campo, se nessuno farà un passo indietro cosa potrà succedere?

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