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Allarme criminalità nel frentano, a Lanciano chiesto un tavolo sulla sicurezza

Allarme criminalità nel frentano, a Lanciano chiesto un tavolo sulla sicurezza

LANCIANO, 30 marzo –  Gli ultimi episodi di criminalità che si sono verificati nell’area frentana hanno destato particolare preoccupazione. E così se a Lanciano la minoranza ha chiesto la convocazione immediata di un tavolo sulla sicurezza in città e  la modifica del regolamento sulla polizia municipale alla luce delle modifiche introdotte dal Decreto Minniti del 2017, a Chieti l’Ascom Abruzzo ha scritto al Prefetto per chiedere più forze dell’ordine sul territorio. Tra le reazioni delle ultime ore anche quella della minoranza al Comune di Vasto, che punta il dito contro l’amministrazione comunale definita “timida e molliccia” rispetto al tema della sicurezza.

A Lanciano, a chiedere la convocazione di un tavolo immediato sulla sicurezza, sono i consiglieri del gruppo Libertà in Azione  Tonia Paolucci, Riccardo Di Nola e Antonio Di Naccio che dichiarando di non voler strumentalizzare quanto accaduto sottolinano come sia “dovere dell’amministrazione prendere posizione e non perdere tempo in inutili battaglie ideologiche“.

“E’ arrivato il momento di smettere di rinviare la discussione sul nuovo ruolo della polizia municipale, che ha gli stessi compiti di presidio della città delle altre forze di polizia. Il Decreto Minniti, voluto dal governo nazionale di cui anche l’amministrazione Pupillo è espressione – commenta Piccioni – ha trasformato la sicurezza in un bene comune, che va co-gestita dai rappresentanti eletti dai cittadini, vale a dire i sindaci, con le strutture a disposizione dei Comuni, in primis la polizia municipale. I continui rinvii dell’esame della modifica al regolamento comunale non sono più tollerabili”.

Ad intervenire sull’allarme criminalità anche l’Ascom Abruzzo, che ha scritto al prefetto di Chieti “per esprimere grande preoccupazione inerente le gravi vicissitudini” di questi giorni. Il direttivo provinciale dell’associazione commercio turismo servizi, che si è riunito ieri “con urgenza dietro sollecitazione di tanti operatori del settore commercio, turismo, artigianato, che vedono con molta preoccupazione l’evolversi di atti delinquenziali e quindi la diminuzione con limiti preoccupanti della sicurezza dei cittadini e operatori economici” chiede in particolare, “alla luce degli ultimi avvenimenti con rapina a una gioielleria, rapina e ferimento di un gestore di carburanti, rapina e taglio di un dito a un commerciante di prodotti alimentari, oltre alla riunione del comitato provinciale della sicurezza e ordine pubblico, l’aumento del personale di polizia, carabinieri e guardia di finanza sul territorio”.

“Gli operatori – assicura l’associazione – come sempre saranno vigili a segnalare alle autorità movimenti e azioni di malintenzionati”.

Tra le reazioni anche quella della minoranza al Comune di Vasto:

“Siamo stanchi di scrivere i soliti comunicati, di chiedere consigli straordinari, come sono stanchi i cittadini vastesi di vivere queste situazioni da città del Bronx non più tollerabili – scrivono  i consiglieri Davide D’Alessandro , Alessandro D’ Elisa, Guido Giangiacomo, Edmondo Laudazi, Francesco Prospero e Vincenzo Suriani – Soltanto il sindaco Menna non sembra stanco di seguire da vicino la situazione. I suoi tanti tavoli sulla sicurezza non hanno prodotto nulla di buono. Il grave problema della sicurezza si risolve con un uso massiccio di forze dell’ordine in un pericoloso contesto di confine, non chiudendo le stazioni di polizia. E basta col buonismo! La tanto osannata filiera del Pd, con annesso presidente Anci, ha fallito su tutti i fronti. Siamo vicini al cassiere, ai dipendenti e ai clienti dell’Istituto che hanno vissuto momenti di terrore”

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