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Ambientalisti contro giunta comunale di Pescara: “Annunci superficiali sulla qualità del mare”

Ambientalisti contro giunta comunale di Pescara: “Annunci superficiali sulla qualità del mare”

PESCARA, 30 marzo – Gli ambientalisti del Forum H2o attaccano l’amministrazione comunale di Pescara sugli ormai consueti annunci settimanali circa la qualità del mare in città, basati sulle rilevazioni compiute dall’Arta. “La sindrome da ultima analisi è ridicola – affermano gli esponenti del Forum in una nota – alla luce della Direttiva comunitaria che si fonda sulle serie di dati di anni”.

Gi ambientalisti affermano:

“Leggiamo allibiti le dichiarazioni, riportate dalla stampa, di amministratori pubblici circa la balneabilità di un tratto costiero basato su un unico dato, l’ultimo.  Ciò si pone al di fuori di qualsiasi normativa posta a tutela della salute dei bagnanti ed è anche difforme rispetto ai requisiti delle informazioni da dare ai cittadini. La valutazione della balneabilità su un singolo prelievo positivo non risponde in alcun punto alle leggi esistenti in materia e sfida anche la logica e il buon senso”.

Il Forum H2o si scaglia contro le dichiarazioni del sindaco Alessandrini e del suo vice Del Vecchio, citando le norme europee:

“La valutazione della balneabilità, che ha come obiettivo principale la tutela della Salute dei cittadini, si basa sui principi della Direttiva 2006/7/CE. Ebbene, tutta la direttiva, basata su studi scientifici ai massimi livelli, obbliga a tener conto della serie di dati, in quanto bisogna fare prevenzione e la prevenzione non si fa su un dato ma su tanti dati (almeno 16), addirittura spalmati su 4 anni. L’informazione insita in un unico dato positivo, ai fini della prevenzione dei rischi connessi alla balneazione, è infatti, prossima allo zero, in quanto da sola non esclude quanto può accadere dopo. Paradossalmente un singolo dato negativo porta con sé molta più informazione, perchè accerta l’esistenza di una criticità. Tra l’altro facciamo notare che su 3 analisi di quest’anno ben 2, nel tratto di via Balilla a Pescara, sono risultate oltre i limiti”.

E proprio sul caso di via Balilla, che a distanza di una settimana è passata da essere inquinata ad essere balneabile, gli ambientalisti si soffermano con particolare attenzione:

“Via Balilla negli anni passati aveva circa il 50% delle analisi oltre i limiti di legge. Le altre rientravano nei limiti, ma ovviamente, ai fini della balneazione, le condizioni non permettevano di tutelare sufficientemente la salute dei cittadini, in quanto la probabilità di avere un nuovo campione negativo era elevatissimo. Infatti è classificata in categoria ‘scarsa’ secondo la Direttiva comunitaria e ciò determina una serie di provvedimenti”.

Infine un affondo sulle parole dei vertici dell’amministrazione pescarese:

“Amministratori che fanno commenti basati sull’ultima analisi disponibile non fanno altro che dimostrare l’inaccettabile superficialità del loro approccio, che rischia di diventare propaganda su un tema delicatissimo che riguarda la salute dei cittadini. Ovviamente saremo i primi a festeggiare la risoluzione dei problemi del mare e dei fiumi per i quali siamo scesi anche in piazza ma, essendoci di mezzo la tutela della salute, invitiamo tutti ad un maggior senso di responsabilità e a tener conto dei principi generali fissati dalle normative comunitarie, anche ai fini della corretta informazione del pubblico da parte degli amministratori, uno dei punti centrali della normativa”.

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