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Arriva l’Atalanta, è amarcord con Gasperini: “Compimmo il miracolo sportivo abruzzese”

Arriva l’Atalanta, è amarcord con Gasperini: “Compimmo il miracolo sportivo abruzzese”

BERGAMO, 25 ottobre – La serie A degli ultimi anni è come un album dei ricordi. Da Allegri a Giampaolo, da Sarri a Di Francesco, sono tanti gli ex biancazzurri protagonisti nella massima serie. Uno di questi è Gian Piero Gasperini, che domani sera, allo stadio Adriatico, guiderà l’Atalanta nella delicata sfida contro i ragazzi di Oddo. Con la maglia del Pescara ha giocato dal 1985 al 1990, indossando la fascia di capitano nella stagione della prima promozione del “profeta” Galeone. Centrocampista dal piede educato e dal cervello fine, era facile intuire che avrebbe avuto un futuro da allenatore.

“In Abruzzo ho avuto le soddisfazioni migliori come calciatore, ero capitano della squadra della promozione in serie A e della salvezza di Galeone – ricorda il tecnico della Dea -. C’erano i primi stranieri della squadra biancazzurra, gente del livello di Junior e Sliskovic, c’erano più di 16.000 abbonati e c’erano sempre tantissimi tifosi anche in trasferta” .

Gasperini è consapevole della grandezza delle imprese compiute in riva all’Adriatico.

“Abbiamo realizzato il miracolo sportivo dell’Abruzzo – sottolinea l’allenatore nerazzurro -. Ho ancora tanti amici a Pescara e li vedrò volentieri dopo la partita”.

Per il numero 8 dei tempi di Galeone, è l’occasione per regalare qualche aneddoto. Uno in particolare, che si riferisce ad un Pescara-Napoli datato 5 marzo 1989.

“Con Maradona mi scontrai in modo involontario durante una partita durissima – riferisce il Gasp -. All’andata avevamo preso una valanga di gol e forse c’era un po’ di nervosismo. Involontariamente lo colpii con la mano e gli ruppi il labbro – confessa il tecnico -. In seguito finii sotto pressione e subii anche una serie minacce da Napoli, d’altronde toccare lui era come toccare Dio”.

Quanto alla sfida di domani sera allo stadio Adriatico:

“È una partita-trappola, perché il Pescara gioca un gran calcio e sta mettendo in difficoltà tutti”.

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