VASTO, 6 aprile – Un incubo durato dieci anni e fatto di violenze e minacce. Violenze mai denunciate per paura di conseguenze peggiori, almeno fino a qualche giorno fa quando di fronte all’ennesimo episodio uno dei figli della coppia, terrorizzato, ha chiamato la polizia per chiedere aiuto. E così per un 35enne di Vasto è scattato l’arresto in flagranza per maltrattamenti in famiglia, oltraggio, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento.

Arresto convalidato dal gip che ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere.

L’arresto era scattato alcuni giorni fa, dopo che alla sala operativa del commissariato di Vasto erano arrivate due richieste di intervento, la prima da parte della donna e la seconda da parte di uno dei figli minorenni della coppia, con gli agenti che arrivati sul posto che hanno sorpreso l’uomo ancora dentro l’abitazione mentre stava insultando ed aggredendo la moglie.

I due, che erano separati consensualmente dal 2013, avevano comunque continuato a vivere insieme nonostante continui episodi di maltrattamenti fisici e psicologici da parte dell’uomo che andavano avanti da dieci anni. Una convivenza continuata fino a febbraio, quando dopo l’ennesimo atto di violenza nei confronti della moglie il 35enne era stato allontanato da casa dalle forze dell’ordine.

Qualche giorno fa, però, l’uomo era tornato a casa, pregando la moglie di farlo entrare per poter trascorre un po’ di tempo con i figli.

Una scusa, con l’uomo che appena entrato in casa ha aggredito l’ex moglie con calci e pugni scaraventando contro il muro anche la figlia adolescente intervenuta per difendere la madre.

In preda all’ira l’uomo ha anche danneggiato le porte dell’abitazione, gli elettrodomestici e tutti gli oggetti che gli capitavano a tiro.