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Coniugi morti nel fiume Orta, chiesta citazione di Comune e Parco come responsabili civili

Coniugi morti nel fiume Orta, chiesta citazione di Comune e Parco come responsabili civili

PESCARA, 23 maggio – Si sono costituiti parte civile, tramite gli avvocati Arnaldo e Francesco Tascione e Giuliano Milia, i familiari dei coniugi 32enni di Scerni, morti nel fiume Orta, nel comune di Caramanico, il primo maggio del 2017.

I tre legali, questa mattina davanti al gup del tribunale di Pescara, hanno inoltre chiesto di essere autorizzati a citare, come responsabili civili, il Comune di Caramanico e l’ente Parco Nazionale della Maiella. Al riguardo il gup Nicola Colantonio comunicherà la propria decisione nell’udienza del 30 maggio prossimo.

Per questa vicenda la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, con l’accusa di omicidio colposo, del sindaco di Caramanico Simone Angelucci e del direttore del Parco Nazionale della Maiella Oremo Di Nino. A giudizio dell’accusa, infatti, i coniugi Silvia D’Ercole e Giuseppe Pirocchi, entrambi scivolati e deceduti nel fiume, non commisero alcuna imprudenza, mentre sarebbero emerse gravi responsabilità omissive legate al mancato segnalamento del pericolo e all’assenza di transenne o recinzioni.

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