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Coronavirus, a Pescara l’estate sarà senza movida: si lavora su strategie diverse

Coronavirus, a Pescara l’estate sarà senza movida: si lavora su strategie diverse

PESCARA, 11 maggio – “Movida azzerata almeno fino a luglio. Pensare ad un’estate pescarese priva di qualsiasi attrattiva è veramente triste, forse si apprezzerà di più quello che spesso è stato criticato”. A parlare è Stefano Cardelli, titolare del Nettuno Beach, uno dei lidi pescaresi più frequentati della costa abruzzese. Pescara città moderna e vivace con i suoi locali, discoteche, lounge bar e ristoranti, è la regina della movida. Le sere d’estate il lungomare è pieno di gente, musica e rumori. Negli stabilimenti balneari si organizzano serate e si balla fino a tarda notte.

L’estate 2020, caratterizzata dall’emergenza coronavirus, sarà però sottotono: “Io personalmente – dice Cardelli – non prevedo nessun tipo di serata, se non qualche cena spettacolo senza piste da ballo chiaramente. Si potrà fare qualche aperitivo o ascoltare musica”. Niente discoteca dunque: “fino allo scorso anno – prosegue Cardelli – si organizzavano serate a tema o si abbinava la cena alla discoteca. Questa estate invece non credo ci siano chances, almeno nei mesi di giugno e luglio. Forse si potrà fare qualcosa ad agosto, altrimenti se ne riparla per la stagione invernale”.

“Non penso che si faranno concerti e spettacoli – aggiunge – A Pescara abbiamo il Teatro D’Annunzio e forse lì si potrà fare qualcosa, ma la capienza sarà ridotta”.

Pescara d’estate ospita anche diversi eventi culturali, che richiamano in riva all’adriatico tanti abruzzesi e non. Tra gli appuntamenti più attesi ci sono i Premi internazionali Flaiano, animati ogni anno da scrittori, registi e attori. Carla Tiboni, presidente dell’iniziativa culturale, assicura che “la 47esima edizione si farà”.

“Bisognerà ovviamente vedere quale dovrà essere la sede del Festival perché – spiega – i cinema sono chiusi. Probabilmente potrebbe essere il teatro D’Annunzio. Stiamo valutando la location anche per quanto riguarda le due serate finali. Valutiamo la situazione un po’ giorno per giorno, considerando anche il livello dei contagi perché questo ci dà il polso delle attività che potremo svolgere. Però – ribadisce – stiamo lavorando per la realizzazione della 47esima edizione”.

Le location che ospiteranno gli eventi della kermesse culturale rispetteranno tutte le norme anticontagio perché “la salute dei cittadini – sottolinea Tiboni – è la cosa più importante. Noi non possiamo assolutamente non considerare questo aspetto che è primario rispetto a tutto il resto. Però l’edizione 2020 si farà e stiamo lavorando in tal senso. C’è una situazione di emergenza – prosegue – che cambia tutto, però, così come ci siamo adattati a restare due mesi in casa e abbiamo rimodulato la nostra vita, quest’anno dobbiamo rimodulare i premi Flaiano. È un Premio Flaiano che vuole comunque esserci e vuole dare un segnale forte di ripartenza e, soprattutto, vuole dare un segnale forte di ripartenza del cinema. Il cinema in questo momento è bloccato e non si sta lavorando. Vogliamo quindi dare questo segnale di rinascita e di ripartenza”.

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