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Coronavirus, anche a Pescara 4 casi dopo il funerale in Molise

Coronavirus, anche a Pescara 4 casi dopo il funerale in Molise

PESCARA, 16 maggio – Dopo quelli di Vasto, anche a Pescara casi di Covid-19 in persone che avevano partecipato al funerale in Molise da cui sono partiti numerosi contagi. Quattro le persone risultate positive al coronavirus nel quartiere Rancitelli: i test risalgono alla scorsa settimana e i pazienti in questione sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl, che li sta monitorando costantemente. L’azienda sanitaria aveva subito avvisato la task force molisana. 

“Denunciamo da mesi in maniera circostanziata quanto sta avvenendo nel nostro quartiere: dallo spaccio e occupazioni abusive alle nuove violazioni delle norme anticontagio quali assembramenti e ritrovi in violazione delle norme per la riduzione del contagio da coronavirus, in spregio non solo della legge ma soprattutto di chi è rimasto coscienziosamente in casa con estremo rischio di compromettere tutti gli sforzi fatti finora per il contrasto al Covid-19”, affermano don Massimiliano De Luca e Francesca Di Credico del comitato di quartiere di Rancitelli, che sottolineano come “i fatti di Campobasso e Vasto in questo momento non ci lasciano affatto tranquilli. Sappiamo che anche da Pescara alcune persone hanno partecipato al funerale e sono attualmente positive ma purtroppo questa notizia viene taciuta”.

“Matrimoni, funerali, battesimi, compleanni avvenuti davanti ai nostri occhi e agli occhi di chi rappresenta lo Stato che si è mostrato debole, impotente e incapace di rispondere in modo serio a quanto stava avvenendo – aggiungono – Se pubblicamente ci viene detto che viene controllata l’intera città – e quindi anche il nostro quartiere – non possiamo pensare che chi era deputato al controllo del territorio non si sia accorto di matrimoni e feste svolti in mezzo alla strada. O il controllo non è avvenuto oppure si è preferito girare la testa dall’altra parte. Ci siamo stancati di inviare segnalazioni, foto, video, audio di quello che qui accade quotidianamente e di dover implorare interventi repressivi a tutela della salute di tutti noi”.

Sulla questione interviene anche il sindaco, Carlo Masci, secondo cui l’esposto del comitato ‘Per una nuova Rancitelli’ “per i contenuti d’allarme sociale e per i riflessi della cronaca di questi giorni va preso in serissima considerazione e deve consigliare una rapida ed efficace risposta delle istituzioni”.

Il sindaco invita ai controlli, perché “alla vigilia della riapertura delle attività commerciali, per le quali è stato previsto un protocollo rigorosissimo, non è neppure ipotizzabile l’assenza di controlli, non solo sanitari, nei confronti di chi ha tenuto un atteggiamento irresponsabile e potrebbe continuare a comportarsi di conseguenza con rischi elevati per la nostra collettività e la possibile ricaduta nell’emergenza, che nessuno di noi può permettersi per le evidenti ricadute in ambito medico e soprattutto sociale”.

“Di conseguenza – conclude Masci – alla riunione del C.P.O.S.P. da me sollecitata in via d’urgenza e già fissata per martedì 19 p.v., chiedo di determinare linee, tempi e modalità di intervento sia per quanto concerne l’ordine pubblico sia i provvedimenti sanitari da adottare immediatamente nei confronti di chi abbia eventualmente partecipato alle esequie di Campobasso e di tutti coloro che sono entrati in contatto con essi”.

 

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