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Covid, Marsilio firma l’ordinanza: Abruzzo in zona rossa dal 18 novembre. Ecco le nuove regole

Covid, Marsilio firma l’ordinanza: Abruzzo in zona rossa dal 18 novembre. Ecco le nuove regole

PESCARA, 16 novembre – Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha firmato l’ordinanza n.102 ‘Ulteriori misure urgenti per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19′ che, “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus del Covid-19 e ferme restando le misure previste nel Dpcm del 3 novembre”, stabilisce che “le misure di cui all’articolo 3 del medesimo Dpcm sono applicate in tutto il territorio della regione Abruzzo”. L’ordinanza è in vigore da mercoledì 18 novembre e fino al 3 dicembre 2020, “salvo diverso provvedimento”. Di fatto, l’Abruzzo, con ordinanza regionale, introduce su tutto il territorio, da mercoledì, le misure previste dal Governo per le cosiddette ‘zone rosse’.

“Fermo restando lo svolgimento in presenza della scuola dell’infanzia, della scuola primaria, dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza”, si legge nell’articolo 3 del Dpcm del 3 novembre, recepito dall’Abruzzo con l’ordinanza odierna.

“Resta salva – si legge ancora – la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori  o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata”.

Da mercoledì, inoltre, in Abruzzo è “vietato ogni spostamento in entrata e in uscita” dai territori comunali, “nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita – si legge – È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.

Chiusi, poi, negozi e centri commerciali, ad eccezione delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità “individuate nell’allegato 23” del Dpcm. Chiusi i mercati, “salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari”. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie.

Restano chiuse le attività dei servizi di ristorazione, ma sono consentiti la consegna a domicilio e, fino alle ore 22, la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.

“E’ consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale”, si legge ancora nel Dpcm.

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