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Donna uccisa a coltellate a Pescara. Gravemente ferito il compagno / FOTO

Donna uccisa a coltellate a Pescara. Gravemente ferito il compagno / FOTO

PESCARA, 2 dicembre – Una donna di 26 anni Jennifer Sterlecchini è stata uccisa a coltellate al termine di un litigio in un’abitazione di via Vicenza 31 a Pescara (e non via dell’Acquatorbida come si era detto inizialmente). Il compagno, Davide Troilo, trentaduenne, dopo averla colpita avrebbe tentato il suicidio ed ora è ricoverato in ospedale in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita.

Troilo è stato portato con urgenza all’ospedale di Pescara con un’ambulanza del 118. I due erano fidanzati e, fino a qualche giorno fa, conviventi. Poi la ragazza aveva deciso di lasciare il compagno ed era andata via. Nella casa di via Vicenza i due vivevano al primo piano.

E proprio accompagnata dalla madre stamattina Jennifer è andata a riprendere le sue cose, ma Troilo appena l’ha vista entrare ha chiuso con forza la porta lasciando la suocera fuori.

Poi è iniziata la lite, è spuntato un coltello e l’uomo ha colpito la ragazza in diverse parti del corpo, al collo e alla pancia, lei è caduta sul pavimento dell’ingresso in un lago di sangue. La madre, rimasta sul pianerottolo sentiva la figlia gridare. “Mamma, mamma, mi sta ammazzando ..!” Dopo averla uccisa Davide si è autoinflitto alcuni colpi con lo stesso coltello e si è steso accanto a lei.

Così li hanno trovati i sanitari del 118 e i Carabinieri, avvertiti da un vicino di casa che, sentendo urlare la madre della ragazza che non riusciva ad entrare,  ha deciso di dare l’allarme. La donna era sconvolta, accasciata fuori dalla porta.

Sul posto per indagini e rilievi ci sono i Carabinieri del Nucleo investigativo di Pescara coordinati dal maggiore Massimiliano Di Pietro.

Davide Troilo che, come scritto, non è in pericolo di vita ed è cosciente, è stato sottoposto ad un primo interrogatorio da parte dei Carabinieri. Resta ricoverato in ospedale, con una prognosi di 15 giorni, piantonato e in stato di arresto.

I vicini di casa parlano di Jennifer come di una ragazza bella, gentile e solare, di una famiglia perbene. Non si spiegano come sia potuta accadere una cosa tanto terribile. Perché chi solo per un attimo ha visto il corpo può solo raccontare di una ragazza resa irriconoscibile.

 “Non conosco elementi per pensare che la maltrattasse – dice uno dei migliori amici della ragazza – Secondo me era ossessionato da lei. Si era anche tatuato il suo nome sul braccio”.

Davide aveva avuto un figlio con un’altra donna, in una precedente relazione:

“E’ un bravo padre – dice una donna residente in zona – una persona che lavora, un bravo ragazzo, lo conosco da quando era piccolo. Non riesco a credere sia stato lui”.

Sia Jennifer che il compagno avevano perso il padre e, qualche giorno fa, era morto anche il nonno di Davide.

La madre di Jennifer, mentre nella casa sono ancora in corso i rilievi dei Carabinieri, è ospitata in casa di amici, di fronte all’abitazione della figlia. E sono tante le persone che, in questo momento difficile, cercano di starle vicino.

 

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