TERAMO, 26 giugno 2017 – Dopo la batosta elettorale, è iniziata la fase dell’autocritica in casa Pd. Il primo atto è il riconoscimento della sconfitta. Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, si dice “dispiaciuto dal punto di vista politico e addolorato dal punto di vista personale, in quanto due persone che stimo e che hanno battagliato con qualità hanno perso le elezioni”.

Il riferimento è alle clamorose rimonte di L’Aquila e Avezzano, che hanno visto soccombere i candidati democrat Di Benedetto e Di Pangrazio, partiti rispettivamente con 12 e 10 punti di vantaggio. D’Alfonso osserva:

“A L’Aquila e ad Avezzano abbiamo perso e adesso si tratta di decodificare le ragioni di questa sconfitta, di capire il perché e che cosa non ha funzionato, e di trovare le soluzioni. Perchè la democrazia è fatta così, si vince e si perde: a me piace sempre vincere, ma quando si perde occorre interrogarsi sulle ragioni della sconfitta”.

Il governatore abruzzese ha in mente un primo spunto di riflessione:

“Porrò un tema al mio partito, quello di ritrovare una radicalità davanti ai problemi che la cittadinanza pone”.