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Elicottero del 118 si schianta contro la montagna a Campo Felice. Morte sei persone

Elicottero del 118 si schianta contro la montagna a Campo Felice. Morte sei persone

L’AQUILA, 24 gennaio – Sono tutti morti gli uomini a bordo dell’elicottero del 118 che si è schiantato contro la montagna intorno a mezzogiorno nella zona di Campo Felice, nell’Aquilano.

Il mezzo era impegnato nell’operazione di soccorso di uno sciatore  ferito proprio a Campo Felice ed è precipitato da un’altezza di circa seicento metri.

A bordo del velivolo c’erano sei persone, due sanitari, un medico Walter Bucci, e un infermiere, Giuseppe Serpetti, dell’ospedale dell’Aquila, un operatore del soccorso, Davide De Carolis, Gianmarco Zavoli, pilota, emiliano, Mario Matrelli, verricellista,pugliese, e il ferito appena prelevato, Ettore Palanca, 50 anni di Roma. Palanca era maitre dell’Hotel Cavaliere Hilton di Roma ed era sposato.

Il velivolo ha lanciato il segnale di crash mentre si trovava nella zona di Casamaina di Lucoli. Un maestro di sci dice di aver sentito un boato:

“Stavo sciando sulla pista da fondo – racconta Fucetola, gestore delle piste della disciplina – e ho visto l’elicottero che volava verso gli impianti. Era basso, seguiva la strada. È andato alla stazione di Campo Felice. Quando è ripartito ho prestato attenzione, forse per via della nebbia, non so. Poi il rumore dell’impatto”. “Io ero a cinque chilometri. La montagna dove è avvenuto l’ impatto è molto ripida e ci sono oltre 45 gradi di pendenza. Il rumore mi è rimasto impresso”.

Grande lo spiegamento di soccorsi, compreso un elicottero dell’Aeronautica militare. Il mezzo del 118 stava volando in una zona con una fitta nebbia e nuvole basse. Una situazione che ha reso difficile sia l’arrivo dall’alto che la localizzazione del velivolo per le squadre partite via terra da Rocca di Cambio.

Anche l’elicottero del 118 di Pescara  è partito per raggiungere l’area in cui è caduto l’elisoccorso aquilano. L’ospedale di Pescara era pronto a gestire potenziali emergenze e ad accogliere eventuali feriti.

Intanto l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta e ha già mandato due ispettori.

Insieme ai soccorritori anche l’ingegner Marco Cordeschi, esperto consulente del Comune dell’Aquila nell’ambito della Commissione Valanghe, era arrivato in quota:

“Ci vorrà tempo a capire la dinamica dell’incidente – afferma – ma possiamo ipotizzare che lo schianto sia avvenuto a causa della nebbia perché questo è un itinerario conosciuto. Nei giorni scorsi, durante le operazioni per l’emergenza maltempo, anche i mezzi dell’Aeronautica guidati da piloti molto esperti hanno avuto qualche difficoltà in questo punto. Siamo sotto choc perché conosciamo tutti gli operatori che erano a bordo”.

A prestare aiuto ai soccorritori e alle forze dell’ordine sono arrivati anche i maestri di sci.

Le operazioni di recupero si sono concluse e i sei corpi sono stati portati a valle utilizzando due gatti delle nevi per poi essere trasferiti sui mezzi che li porteranno all’obitorio dell’ospedale San Salvatore.

A disporre la rimozione dei cadaveri è stata la Pm Simonetta Ciccarelli, incaricata delle indagini, che ha chiesto anche di acquisire più possibile immagini del relitto e del luogo dell’incidente. Una squadra di tre vigili del Fuoco ha cercato di avvicinarsi il più possibile, a piedi, al luogo dell’incidente, per far partire un drone, ma ci sono statinforti difficoltà a causa della nebbia e delle forti raffiche di vento.

Walter Bucci e Davide De Carolis, avevano partecipato nei giorni scorsi alle operazioni di soccorso all’hotel Rigopiano. Per il giorno dei funerali il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente ha proclamato il lutto cittadino.

Messaggi di cordoglio e stima sono arrivati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dal Presidente del Cosniglio Paolo Gentiloni e dal capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

 

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