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Emergenza scuole, a Montorio sabato lezioni in piazza per chiedere l’attenzione delle istituzioni

Emergenza scuole, a Montorio sabato lezioni in piazza per chiedere l’attenzione delle istituzioni

MONTORIO AL VOMANO, 2 febbraio – Le scosse continue, l’esigenza di ripetere ogni volta i sopralluoghi, la vicinanza all’epicentro. E poi la paura,  scatenata dalle dichiarazioni della commissione Grandi Rischi e mai sopita. Una situazione esplosiva, soprattutto in un comune come quello di Montorio, uno dei comuni teramani del cratere sismico, dove  le scuole a tutt’oggi sono ancora chiuse e dove sabato mattina i giovani studenti si ritroveranno in piazza Orsini per fare qualche ora di lezione in strada con tanto di banchi, sedie e lavagne.

Ad organizzare la manifestazione, che vuol richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla situazione di estremo disagio che ancora oggi studenti e famiglie si trovano a dover affrontare,  l’associazione “Genitori per la scuola”, da tempo impegnata insieme alla dirigenza scolastica e all’amministrazione comunale a cercare soluzioni per consentire il ritorno sui banchi degli studenti di Montorio.

“La nostra posizione è chiara e netta e siamo fermi sulle richieste di diritto allo studio ma in sicurezza – scrive l’associazione – Abbiamo partecipato a diverse riunioni e al consiglio comunale di martedì 31 e siamo pronti ad organizzare qualsiasi manifestazione e proteste che possano portare verso obiettivi comuni. Proprio per questa ragione abbiamo deciso, con l’amministrazione e l’appoggio della dirigenza scolastica e di molte maestre, di intraprendere ed organizzare una manifestazione a Montorio per sabato 4 febbraio”.

Ad oggi, infatti, le scuole sono ancora chiuse, ad eccezione del nido e dell’infanzia paritaria delle suore Passioniste, riaperte oggi.

“La situazione è che stiamo cercando soluzioni tampone per far tornare i bimbi sui banchi – spiega il sindaco di Montorio Gianni Di Centa – ma con forti disagi per i bambini. Stiamo ipotizzando di mandare le medie a Teramo, quindi potete capire i problemi, e abbiamo fatto richiesta formale ad Errani per avere a disposizione da subito i Musp”.

A preoccupare, infatti, è soprattutto il  basso indice di vulnerabilità sismica per le scuole del territorio unito alla paura di  eventuali rischi legati alla diga di Campotosto.

“Ancora non è stato acclarato se il rischio per Camposto c’è o non c’è – conclude il sindaco- e noi siamo proprio sotto schiaffo per il sisma. Siamo vicini all’epicentro ed ogni scossa dobbiamo chiudere le scuole e rifare le verifiche. Oltre al fatto che le primarie e le scuole secondarie sono sulla strada statale che verrebbe interessata in caso di problemi alla diga”.

Il Comune di Montorio ha nel cassetto anche un progetto di polo scolastico. Progetto per il quale, però, non possono essere adottate le procedura d’urgenza e per il quale, quindi, bisognerà attendere ancora un paio d’anni.

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