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Scuole e terremoto: a Montorio lezioni in piazza. E intanto si aspettano i Musp

Scuole e terremoto: a Montorio lezioni in piazza. E intanto si aspettano i Musp

MONTORIO AL VOMANO, 4 febbraio – Banchi, sedie ed anche lavagne. Come in una scuola. Solo che questa mattina  gli studenti di Montorio le lezioni le hanno seguite a Largo Rosciano, in una sorta di grande aula a cielo aperto.  Una manifestazione non di protesta, come hanno sottolineato sindaco, insegnanti e genitori, ma un modo per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla difficile situazione del comune di Montorio e per tornare a chiedere a gran voce l’arrivo dei Musp a fronte di edifici scolastici con un  indice di vulnerabilità troppo basso.

Una manifestazione, quella organizzata dall’associazione Genitori per la sicurezza, che ha visto gli stessi bambini chiedere con tanti di cartelli di poter tornare si a scuola, ma in strutture sicure, e alla quale hanno partecipato oltre 400 tra alunni, genitori, docenti ed esponenti dell’amministrazione comunale.

”A Montorio viviamo un allarme generale dopo le dichiarazioni della Commissione Grandi Rischi sia per l’eventualità di una scossa tra il 6º e il 7º grado quanto per i rischi che deriverebbero anche dalla diga di Campotosto – ha sottolineato anche oggi il sindaco Gianni Di Centa – Noi abbiamo chiesto i Musp con una richiesta formale con tanto di indicazione della vulnerabilità della nostra scuola sia al Commissario Errani che al Governatore D’Alfonso: aspettiamo risposte che per il momento non sono arrivate”.

Intanto martedì i bambini delle scuole dell’infanza e delle elementari torneranno a scuola nell’unica struttura disponibile e sismicamente adeguata: quella dell’infanzia dove i bimbi torneranno sui banchi adottando il sistema dei  doppi turni mentre la soluzione proposta per gli studenti delle medie, come già annunciato dal sindaco  nei giorni scorsi, è quella di ricominciare a seguire le lezioni nei locali messi a disposizione dell’Università di Teramo, nel Campus di Coste Sant’Agostino. Un’opzione per la quale si è in attesa dell’ok da parte del senato accademico.

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