Falsi danni del sisma, la Finanza dell’Aquila sequestra 827mila euro
L’AQUILA, 19 ottobre – E’ un sequestro per un valore di 827mila euro tra conti correnti, beni mobili ed immobili e quote societarie quello eseguito questa mattina dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza dell’Aquila su disposizione dalla locale Corte dei Conti , nell’ambito di un procedimento per una truffa aggravata che vede coinvolta una società aquilana. Società operante nel settore informatico e che avrebbe avuto accesso a contributi relativi al sisma attraverso la produzione di dichiarazioni fittizie e di false perizie relative a presunti danni riportati dal terremoto.
Destinatari della misura tre persone fisiche e la stessa società, beneficiaria di contributi sia comunitari, percepiti nell’ambito dei Fondi Strutturali Por Fesr 2007/2013 (stanziati per la riattivazione di attività produttive delle imprese nell’area del cratere sismico), che nazionali, erogati dai comuni di L’Aquila e Fossa a titolo di indennizzo per i danni subiti a seguito del terremoto.
A far scattare la misura cautelare una segnalazione inoltrata alla Procura Regionale della Corte dei Conti Abruzzo al termine di un’ indagine, conclusa nel 2015 dalle Fiamme Gialle e coordinata dalla Procura della Repubblica di L’Aquila. Indagine che avrebbe permesso di accertare una truffa aggravata ai danni dello Stato realizzata dal rappresentante legale della società, il quale, attraverso la produzione di dichiarazioni fittizie e di false perizie attestanti l’entità dei danni subiti dall’azienda a causa del sisma, otteneva indebitamente le misure di sostegno.
Un meccanismo che si sarebbe concretizzato in un danno erariale, per gli enti truffati, di 700.000 euro. Da qui il sequestro conservativo.