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Femminicidio a Pescara, l’interrogatorio di Troilo: “E’ stata Jennifer a colpire per prima”

Femminicidio a Pescara, l’interrogatorio di Troilo: “E’ stata Jennifer a colpire per prima”

PESCARA, 2 dicembre – E’ una descrizione drammatica quella che Davide Troilo, l’uomo accusato di aver accoltellato la sua ex compagna, Jennifer Sterlecchini. Una descrizione che cambia la prima ricostruzione dell’omicidio.

Troilo, nel corso dell’interrogatorio con il pm Silvia Santoro, racconta di una lite esplosa per ragioni anche banali, su come dividere un tablet e un computer che avevano in comune.

Lui del tablet aveva bisogno, per portare avanti il suo lavoro in una piccola ditta di ascensori e lei, che era andata a casa per riprendere la sua roba, aveva detto di non volerlo restituire.

Ripicca istantanea e Troilo avrebbe detto di voler trattenere il computer. I toni della lite si sono alzati, i due si sarebbero spintonati a vicenda e sarebbero caduti per terra, scivolando sul pavimento bagnato.

Secondo il racconto a quel punto Jennifer sarebbe andata in cucina, avrebbe preso un coltello e, da sola, si sarebbe colpita al collo, dicendo di non riuscire più a vivere in quel modo.

Davide, preso un altro coltello, si sarebbe ferito a sua volta, sempre al collo; a quel punto Jennifer lo avrebbe accoltellato all’addome, per risposta lui dice di aver infilato la lama nel collo e poi di aver inferto altri colpi.

Sono poi finiti a terra tutti e due, così come li hanno trovati, vicini. Il resto è nebbia nella mente di Troilo. Tanto che non avrebbe neanche capito di aver ucciso la sua ex compagna.

Ha pianto a lungo l’uomo durante l’interrogatorio, come racconta il legale che lo difende, Davide Antonioli, che lo ha definito scosso e provato. I due erano fidanzati da tre anni e, solo qualche giorno fa, la ragazza aveva deciso di interrompere la relazione. Mai immaginando che sarebbe finita così.

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