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Forum H2o: “Disastro Rigopiano non imprevedibile, ora esposti anche su blackout e caos istituzionale”

Forum H2o: “Disastro Rigopiano non imprevedibile, ora esposti anche su blackout e caos istituzionale”

PESCARA, 30 gennaio – Dopo l’esposto alla procura di Pescara sul disastro dell’Hotel Rigopiano, costato la vita a 29 persone, il Forum H2o si prepara ad inviare alla magistratura anche un’ampia documentazione sull’emergenza maltempo e sul blackout, “che hanno lasciato l’Abruzzo nel medioevo per una settimana”, e sul caos politico-istituzionale, “che ha certificato il totale fallimento della macchina organizzativa, sia sul piano della prevenzione che su quello della gestione dell’emergenza”.

Secondo Renato Di Nicola e Augusto De Sanctis, gli esponenti del Forum H2o che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa a Pescara, “non è possibile accettare che più di 400 mila persone siano lasciate al buio e senza riscaldamento per giorni”.

Nel mirino dell’associazione i vertici istituzionali, a partire dalla Regione e le aziende Enel e Terna:

“La politica delle grandi opere propagandata con il Masterplan è fallita – dice De Sancits -. Non si possono spendere un milione di euro per far arrivare il cavo di Terna dal Montenegro, 190 milioni per realizzare la Fondovalle Sangro e tante altre risorse ad esempio destinate agli impianti sciistici, quando non stanno in piedi i pali della luce”.

Di Nicola punta il dito contro il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso:

“È assurdo gestire un’emergenza come quella che ha riguardato l’Abruzzo, chattando su Facebook dal proprio telefonino con i cittadini, con un metodo fuori da ogni protocollo codificato, a partire da quello della Protezione civile”.

De Sanctis annuncia l’invio di esposti alle procure di Pescara, Roma e Milano:

“Vogliamo che siano accertate le responsabilità delle aziende nel blackout e anche quelle dello Stato. A Roma c’è il ministero dello Sviluppo economico, che sovrintende alla rete elettrica e a Milano c’è l’Authority per l’Energia, che proprio di recente ha premiato Terna con 19 milioni di euro”.

Inoltre il Forum H2o annuncia un’assemblea, per il prossimo 4 febbraio, aperta agli amministratori locali, alle associazioni e ai cittadini interessati ad intraprendere “un’azione di medio-lungo periodo, per approfondire le gravissime criticità emerse e promuovere soluzioni, a partire dalla profonda revisione del Masterplan, sul quale sembra che si stia formando largo consenso sociale ed istituzionale, affinchè non avvenga il definitivo collasso economico, sociale ed ambientale della regione”. L’assemblea si terrà alle 17 presso la libreria Primo Moroni di Pescara.

Renato Di Nicola e Augusto De Sanctis osservano:

“Quello che è accaduto segna uno spartiacque nella storia della regione e forse per alcune vicende, anche per l’intero Paese – dicono gli esponenti dell’associazione, Renato Di Nicola e Augusto De Sanctis -. Era dal 1980 in Irpinia, che sul campo non si vedeva una tale irresponsabilità e una totale disorganizzazione, con la liquefazione dello scheletro dello Stato in un’area così vasta”.

Il discorso, inevitabilmente, torna a scivolare anche sul disastro dell’Hotel Rigopiano, con i rappresentanti del Forum H2o che rimarcano:

“Crediamo sia ormai evidente a tutti che quel fenomeno era tutto tranne che imprevedibile, anche considerati i contenuti inequivocabili dei verbali della Commissione valanghe del Comune di Farindola”.

De Sanctis e Di Nicola infine sottolineano come numerosi esperti si siano mostrati concordi nel considerare a rischio l’area nella quale è stato realizzata la struttura alberghiera travolta dalla valanga:

“Rimandiamo alle ricostruzioni elaborate dai docenti dell’università di Camerino, secondo i quali i fenomeni gravitativi a Rigopiano sono ‘abituali’, considerata anche la ‘giovinezza della vegetazione’, ma anche alle analisi del professor Brozzetti dell’Università di Chieti, del geologo Tozzi e del professor Mele, ingegnere strutturale e professore ordinario a La Sapienza di Roma, che ha curato la ricostruzione del Friuli. Quest’ultimo ha testualmente affermato che ‘aver costruito lì è stato il trionfo dell’imbecillità’ “.

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