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Funivia di collegamento con l’Università di Teramo, la protesta di Fratelli d’Italia-An

Funivia di collegamento con l’Università di Teramo, la protesta di Fratelli d’Italia-An

TERAMO, 9 dicembre – Non si placano le polemiche sulla realizzazione di una funivia di collegamento tra l’Università di Teramo e il centro cittadino. A rinfocolarle il dirigente provinciale di Fratelli d’Italia-An Federico Carboni, che attacca duramente enti ed istituzioni su un progetto che per il partito di centrodestra va gettato in un cestino.

“Teramo non necessita o quantomeno non ha nell’elenco delle priorità un altro mostro ambientale se così possiamo definirlo – esordisce Federico Carboni – troppe volte infatti si è lasciato decidere a terzi senza la minima condivisione dei progetti che come in questo caso hanno un grande impatto e non solo visivo”.

Una posizione categorica quella di Fratelli d’Italia-An, il cui rapresentante sferra un duro attacco a D’Alfonso.

“Il nostro è un atteggiamento naturale che nasce da ragionamenti logici e non è figlio dei ricatti politici che Luciano D’Alfonso vuole o vorrebbe imporre alla nostra città senza alcun confronto non solo istituzionale ma anche e soprattutto pubblico – continua Carboni – siamo i primi a voler un cambiamento che porti ad una crescita della nostra realtà ma così finiremo per snaturare il territorio, svuotando ulteriormente il centro”.

Carboni, in particolare, punta il dito sia contro il terreno sul quale verrebbe realizzata l’opera, “un terreno altamente franoso”, dove “negli anni addietro si è dovuto intervenire con lavori di consolidamento dell’area per evitare smottamenti”, sia sui costi dell’infrastruttura.

“Il Magnifico Rettore D’Amico in una recente intervista ad un’emittente locale ha dichiarato che i costi si aggirerebbero annualmente intorno ai 300 mila euro – continua Carboni – tralasciando i dubbi del caso, mi rallegra che a farsi carico di questi nell’eventualità sarà direttamente l’Ateneo ma successivamente sulle tasche di chi graveranno? Su quelle degli studenti?”.

Meglio, per Carboni, trovare un accorso con l’azienda locale di trasporti per un potenziamento delle corse verso Colleparco.

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