Teramo
Stai leggendo
Giulianova, scambiava e “ripuliva” le provette di sangue: obbligo di dimora per un infermiere

Giulianova, scambiava e “ripuliva” le provette di sangue: obbligo di dimora per un infermiere

 

GIULIANOVA, 2 novembre –  Secondo l’accusa, dietro pagamento di somme di denaro, scambiava e “ripuliva” le provette di sangue di automobilisti sorpresi alla guida sotto probabile effetto di sostanze stupefacenti, sostituendole con provette di sangue “pulito”.  Un’accusa che è costata ad un infermiere in servizio presso l’ospedale di Giulianova l’obbligo di dimora nel Comune di Mosciano, dove risiede. Per l’uomo è stata disposta anche la permanenza in casa dalle 18 alle 7 e il contestuale obbligo di firma alla locale stazione dei Carabinieri.

Ad eseguire la misura gli agenti della polizia stradale, che nell’ambito della stessa inchiesta hanno notificato un obbligo di dimora anche nei confronti di un automobilista, accusato in concorso con l’infermiere di corruzione. All’operatore sanitario, L.D.D.V., di 48 anni, vengono contestati anche i reati di
favoreggiamento e tentato falso indotto.

L’indagine, avviata nel maggio del 2016 dagli agenti della Polizia Stradale di Giulianova, era partita dopo un controllo effettuato sull’automobilista indagato, risultato poi positivo alla cocaina e sottoposto al successivo prelievo ematico presso l’Ospedale Civile di Giulianova.

Ad insospettire gli agenti, alcune voci che riferivano di come l’automobilista in questione si vantasse di essere riuscito a sfuggire ai “controlli”, voci che avevano portato all’avvio di tutta una serie di indagini, condotte anche con l’ausilio delle intercettazioni telefoniche, che avevano fatto emergere forti sospetti su una scambio di provette.

In particolare, da quanto sarebbe emerso, l’infermiere, dopo aver convinto con una scusa un amico dell’automobilista fermato a farsi effettuare un prelievo ematico, avrebbe scambiato la provetta contenente il sangue di quest’ultimo, che era ‘pulito’, con quello dell’automobilista. Uno scambio confermato dopo il sequestro, disposto dall’autorità giudiziaria, delle provette, e l’effettuazione di un tampone salivare per il confronto con i campioni di sangue prelevati.

Le successive indagini avrebbero permesso di identificare con certezza l’infermiere coinvolto e di escludere che l’amico dell’automobilista fosse a conoscenza di come sarebbe stato utilizzato il suo sangue.

Le prove acquisite hanno così portato alla richiesta, da parte del pm Davide Rosati, titolare del fascicolo, delle due misure a carico dell’infermiere e dell’automobilista incriminato. Misure firmate dal gip Giovanni De Rensis e notificate questa mattina dalla polizia.

Sulla vicenda è intervenuta con un comunicato anche la Asl di Teramo che annuncia come “non appena ricevuti gli atti formali dalle istituzioni deputate, provvederà all’immediata sospensione dal servizio del dipendente e all’avvio del procedimento disciplinare”.   In ogni caso, aggiunge la Asl  “qualora i fatti corrispondessero al vero, si sta seriamente valutando la possibilità di licenziare il dipendente per cessazione del rapporto di fiducia“.

Nel pomeriggio sulla vicenda è arrivato anche un comunicato del consiglio direttivo del collegio Ipasvi di Teramo che “in qualità di ordine rappresentativo della professione infermieristica, si ritiene parte lesa dall’operato illecito contestato al professionista sanitario“. Nel sottolineare come l’infermiere risulti iscritto al collegio della provincia di origine e come la valutazioni sui provvedimenti da adottare a suo carico spetti al collegio di iscrizione, l’ordine si dice dispiaciuto di dover apprendere  “notizie di questo tenore che rischiano di danneggiare agli occhi dei cittadini l’immagine di una professione che viene svolta dalla stragrande maggioranza dei nostri iscritti in assoluta onestà e correttezza, come gli innumerevoli attestati di stima e gratitudine degli utenti della sanità quotidianamente stanno a confermare”.

“Il Consiglio Direttivo del Collegio Ipasvi di Teramo . conclude la nota –  recentemente rinnovato, continuerà a vigilare sul rispetto dei doveri deontologici dei propri iscritti, al fine di garantire sempre il massimo livello di assistenza alla popolazione.”

 

 

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
0%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
100%