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Gli ambientalisti abruzzesi lanciano “People4Soil”, una campagna europea in difesa del suolo

Gli ambientalisti abruzzesi lanciano “People4Soil”, una campagna europea in difesa del suolo

PESCARA, 20 dicembre – Una massiccia campagna di sensibilizzazione e una raccolta firme, per spingere l’Europa a dotarsi di una legge in difesa del suolo. E’ il senso dell’iniziativa “PEOPLE4SOIL”, lanciata oggi a Pescara presso la sede della Regione e promossa da una vasta rete di Ong europee, associazioni ambientaliste e di agricoltori, istituti di ricerca e cittadini.

Le associazioni ambientaliste abruzzesi considerano il suolo “un bene essenziale alla vita come l’acqua e come l’aria” e denunciano che ogni anno, in Europa, spariscono sotto il cemento 1.000 chilometri quadrati di suolo fertile, “un’area estesa come l’intera città di Roma”. I presidenti di Legambiente, Wwf, Coldiretti, Pro Natura, Lipu e Fai, presenti all’incontro insieme ad Angelo Radica, sindaco di Tollo, e a Mario Mazzocca, sottosegretario alla Giunta regionale, che ha sottoscritto pubblicamente la petizione online “Salva il suolo”, rimarcano:

“ll suolo è violentato, soffocato, contaminato, sfruttato, avvelenato, maltrattato, consumato. Un suolo sano e vivo ci protegge dai disastri ambientali, dai cambiamenti climatici, dalle emergenze alimentari. Tutelare il suolo è il primo modo di proteggere uomini, piante, animali. Nonostante questo, in Europa, non esiste una legge comune che difenda il suolo. I cittadini di tutta Europa chiedono di difenderlo dal cemento, dall’inquinamento e dagli interessi speculativi”.

Gli ambientalisti, in sostanza, chiedono che venga sviluppato uno specifico quadro, giuridicamente vincolante, che copra le principali minacce ai suoli: erosione, impermeabilizzazione, perdita di materia organica, perdita di biodiversità e contaminazione. Invocano, inoltre, l’integrazione nelle politiche dell’Unione Europea degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite relativi ai suoli, e l’adeguata considerazione e riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra, provenienti dal settore agricolo e forestale.

“Il suolo – dice David Falcinelli di Coldiretti Abruzzo – rappresenta una delle principali risorse strategiche dell’Europa, in quanto garantisce la sicurezza alimentare, la conservazione della biodiversità e la regolazione dei cambiamenti climatici. Siamo molto preoccupati per il crescente degrado dei suoli che causa tutta una serie di problemi alle aziende agricole come la perdita di competitività e difficoltà nell’attuazione dei sistemi di protezione delle produzioni in essere. Inoltre, l’erosione, il consumo di suolo, la perdita di materia organica, la compattazione, la salinizzazione, il dissesto idrogeologico e la contaminazione hanno impatti negativi sulla salute umana, la sicurezza alimentare, gli ecosistemi naturali, la biodiversità e il clima, nonché sulla nostra economia. È giunto il momento di proteggere i suoli europei.”

Il primo cittadino di Tollo, Angelo Radica, osserva:

“La scelta fatta come amministrazione del Comune di Tollo è anche economica: non è detto che la valorizzazione del territorio passi sempre attraverso il cemento, anzi spesso è il contrario. Con la nostra variante al Piano regolatore abbiamo voluto dimostrare proprio questo, rendendo inedificabile la gran parte del territorio comunale, che è di grandissimo pregio agricolo.”

Mario Mazzocca, sottosegretario alla Giunta regionale, mette in rilievo:

“Al momento il suolo non è soggetto ad un insieme coerente di norme nell’Unione Europea: la proposta di Direttiva Quadro è stata ritirata nel maggio del 2014 dopo otto anni di blocco da parte di una minoranza di Stati Membri. Le politiche comunitarie esistenti in altri settori non sono sufficienti a garantire un adeguato livello di protezione per tutti i suoli in Europa. I cittadini europei hanno il diritto di prendere direttamente parte all’elaborazione delle politiche dell’UE attraverso l’Iniziativa dei cittadini. Quest’iniziativa costituisce un invito rivolto alla Commissione europea perché proponga un atto legislativo. E’ un esempio di democrazia diretta di grandissimo valore.”

Infine Giuseppe Di Marco di Legambiente e Luciano Di Tizio del Wwf affermano:

“Abbiamo a disposizione 12 mesi per raccogliere il numero richiesto di firme, pari ad un milione in almeno sette Paesi. E’ un obiettivo importante per salvaguardare il nostro futuro, la nostra natura, la nostra salute e quella dei nostri figli. Il problema non è solo teorico: in queste settimane si ripropone un assurdo progetto, quello del cosiddetto Megalò2, che deve essere assolutamente fermato perché dannoso sotto ogni punto di vista, a cominciare proprio dal consumo di suolo.”

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