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Governo impugna il condono della Regione sui garage. Acerbo: “Dov’erano Mazzocca e Mdp?”

Governo impugna il condono della Regione sui garage. Acerbo: “Dov’erano Mazzocca e Mdp?”

PESCARA, 6 ottobre – La cosiddetta “legge garage” della Regione Abruzzo, che avrebbe consentito interventi di recupero, anche in deroga, su cantine e rimesse, è stata impugnata dal Consiglio dei ministri. Esulta l’ampio fronte delle associazioni e dei partiti di opposizione, che avevano dichiarato la propria contrarietà rispetto al provvedimento.

La misura impugnata dal Consiglio dei ministri è la legge regionale numero 40 del primo agosto 2017, recante “Disposizioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Destinazioni d’uso e contenimento dell’uso del suolo, modifiche alla L.R. 96/2000 ed ulteriori disposizioni”. L’opposizione del Governo poggia sul fatto che:

“nel disciplinare, il recupero dei vani e locali accessori e seminterrati, situati in edifici esistenti o collegati direttamente ad essi, da destinare ad uso residenziale, direzionale, commerciale o artigianale, presenta profili di illegittimità con riferimento a varie disposizioni, che appaiono invadere la competenza legislativa statale in materia di tutela dell’ambiente (art. 117, comma 2, lettera s, della Costituzione) e di governo dei territori (art. 117, comma 3, della Costituzione), consentendo interventi di recupero anche in deroga ai limiti e prescrizioni edilizie degli strumenti urbanistici ed edilizi comunali vigenti, ovvero in assenza dei medesimi”.

Le associazioni Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus, Forum H2O e Nuovo Senso Civico esprimono la propria soddisfazione:

“Siamo stati i primi a lanciare l’allarme con un comunicato stampa il 15 luglio scorso, non appena letta la norma varata dal Consiglio Regionale. Una scelta incredibile, per una legge che se applicata aumenterebbe a dismisura i rischi per l’incolumità dei cittadini. Ad ogni alluvione, con Livorno che tragicamente insegna, cantine e garage vanno immediatamente sott’acqua in pochi secondi e diventano trappole, come chiarito da tempo dalla Protezione Civile nazionale. Il nostro allarme era quasi caduto nel vuoto, in un contesto di quasi generale plauso alla norma, cosa che fa riflettere”.

Maurizio Acerbo, segretario nazionale di Rifondazione comunista, attacca duramente D’Alfonso e Mazzocca:

“Il vergognoso condono approvato dal Consiglio Regionale dell’Abruzzo, su proposta dell’assessore Donato Di Matteo, col voto favorevole di centrosinistra e centrodestra, è stato giustamente impugnato dal Governo dopo lo scandalo che ha suscitato sulla stampa nazionale. Avevamo immediatamente denunciato insieme alla SOA e al Forum H2O la pericolosità di un provvedimento ingiustificabile, che va contro ogni buon senso in campo urbanistico e edilizio e che contrasta con le regole minime di prevenzione. Se persino il governo Pd prende le distanze dalla Regione Abruzzo, vuol dire che non ci sbagliavamo nel giudizio sull’inadeguatezza di questa classe dirigente regionale e del presidente Luciano D’Alfonso. Il fatto che il partito di D’Alema e Bersani sia complice in Abruzzo come in tante altre regioni di porcherie come questa dà l’idea del perchè non è interlocutore credibile per la costruzione di unn sinistra alternativa al Pd. Dov’era il sottosegretario Mazzocca mentre si approvava questa schifezza?”

Plaudono alla decisione del Governo nazionale anche i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle:

“Che fosse una legge scorretta e ingiusta lo avevamo già detto in Consiglio regionale, dove siamo stati gli unici ad opporci. Oggi che il Governo impugna la norma è l’ennesima prova che l’opposizione del M5S è stata ancora una volta responsabile e lungimirante rispetto ad un Consiglio regionale che sbaglia clamorosamente”.

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