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Hotel Rigopiano, Roberto Del Rosso muore con il resort dei suoi sogni. Sabato i funerali

Hotel Rigopiano, Roberto Del Rosso muore con il resort dei suoi sogni. Sabato i funerali

PESCARA, 26 gennaio – La sua scommessa stava dando risultati importanti, tanto che quell’albergo era divenuto uno dei fiori all’occhiello del turismo abruzzese. Non solo clienti comuni da ogni parte d’Italia, ma anche ospiti “illustri”, come il premio Oscar Giuseppe Tornatore, che lì ha passato il capodanno 2017. Era il suo gioiello, il suo orgoglio, l’Hotel Rigopiano, piccolo albergo di montagna trasformato in un lussuoso resort. Ma quel mostro di neve e macerie venuto giù dalla montagna ha ucciso anche Roberto Del Rosso, proprietario e gestore della struttura. Cinquantatré anni, Del Rosso lascia la moglie Emira e i due figli, di 8 e 15 anni. I suoi funerali verranno celebrati sabato alle 15, nella cattedrale di San Cetteo, a Pescara.

Del Rosso eredita da uno zio la struttura, costruita nel 1967. Nei primi anni del 2000, Roberto, designer molto conosciuto, scommette tutto su quel complesso, che in pochi anni diventa un hotel di lusso con annessa spa. In poco tempo il suo impegno e la sua passione vengono ripagati dai risultati: il resort diviene un punto di riferimento.

Poi, mercoledì scorso, la tragedia. La valanga spazza via ogni cosa. Mura, mobili, dipinti e oggetti d’arredo che lui aveva con cura selezionato. Vite e sogni di 29 persone, tra cui quelli di Roberto.

Le sue ultime parole Del Rosso le scambia con la moglie. Messaggiano su WhatsApp sulle emergenze della giornata, cioè neve e terremoto. Poi, mentre lui si trova nella sala lettura del resort, alle 16.48, il silenzio.

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