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Il pescarese Colletti si ribella, attacco a vertici M5s su nomina di Siri: “Errore e deriva pericolosa”

Il pescarese Colletti si ribella, attacco a vertici M5s su nomina di Siri: “Errore e deriva pericolosa”

PESCARA, 13 giugno – Si aprono le prime crepe nel Movimento 5 Stelle, con chiari riflessi anche sugli equilibri abruzzesi. Nel giorno in cui Gianluca Vacca conquista la poltrona da sottosegretario ai Beni culturali, è il deputato Andrea Colletti ad entrare in aperta polemica con i vertici pentastellati. Il casus belli è la scelta del  leghista Armando Siri nel ruolo di sottosegretario alle Infrastrutture.

Colletti, intorno alle 14.30 di oggi, ha affidato ad un post su Facebook il proprio pensiero:

“La nomina di una persona che abbia ‘patteggiato’ una pena per bancarotta (come riferisce un articolo de L’Espresso) va contro i nostri più basilari principi di trasparenza e contro lo spirito del nostro primo V-Day, nel quale chiedevamo che condannati non varcassero le aule parlamentari”.

Il deputato pescarese non nomina mai Siri, ma allega al post un articolo del Fatto Quotidiano in cui, citando L’Espresso, si fa riferimento al fatto che Siri patteggiò una pena per bancarotta fraudolenta. Il senso del messaggio è dunque quanto mai chiaro.

Colletti prosegue:

“Ritengo che tale nomina, ovviamente frutto di un compromesso con la Lega, sia un errore ed una deriva molto pericolosa per chi, per anni, ha seguito i principi del Movimento 5 Stelle”.

Infine il deputato pescarese rimarca:

“Anche da queste cose dovremmo differenziarci da Pd e Forza Italia. I principi dovrebbero essere la stella polare delle nostre azioni. Perdendo questi, perdiamo la bussola di ciò che facciamo”.

Il malessere del parlamentare pentastellato, d’altronde, era maturato già da qualche tempo.  Colletti, infatti, non è nuovo a prese di posizione polemiche nei confronti dei vertici, tanto che nelle settimane scorse, nel corso di un’assemblea dei parlamentari pentastellati, nel pieno dei negoziati per la formazione del nuovo Governo, secondo fonti bene informate si sarebbe rivolto a Luigi Di Maio invitandolo ad “ascoltare anche i cacac…” e a “non circondarsi soltanto di yes men”.

Solo il tempo dirà se la frattura si accentuerà ulteriormente o potrà essere ricomposta.

colletti

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