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Incendio in una piattaforma ecologica di Chieti Scalo. Il Wwf: “Situazione intollerabile”

Incendio in una piattaforma ecologica di Chieti Scalo. Il Wwf: “Situazione intollerabile”

CHIETI, 11 marzo – Sarebbe di natura accidentale l’incendio che questo pomeriggio, intorno alle 15.30, ha interessato una parte della piattaforma ecologica della Teate Ecologia a Chieti Scalo.

Incendio che ha interessato un’area di circa centro metri quadri, dove erano stoccati  carta, plastica, metalli, vetro e legno ancora da separare.

Sul posto sono immediatamente intervenuti  Vigili del Fuoco di Chieti e i colleghi di Pescara che con l’ausilio di due autobotti sono riusciti a spegnere l’incendio dopo circa mezz’ora di intervento.

A dare l’allarme un dipendente di un’azienda vicina.

Sul posto, oltre ai Vigili, sono intervenuti anche gli agenti di una pattuglia della volante  e l’Arta.

Sulla vicenda, a stretto giro, è intervenuto il Wwf che ha sottolineato come quello odierno non sia che l’ultimo di una lunga serie di incendi che hanno interessato diverse aziende di trattamento rifiuti della Val Pescara.

“L’incendio che si è sviluppato nel pomeriggio non è una novità per questo territorio – scrive l’associazione ambientalista – Nelle piattaforme di trattamento rifiuti che operano a Cheti Scalo ci sono stati sei significativi roghi tra il 2008 e ilo 2012, quattro dei quali hanno riguardato il medesimo stabilimento. All’elenco va aggiunto l’incendio, nell’estate dloe 2015, che ha interessato un deposito di Colle Sant’Antonio, nelle colline tra Chieti e Bucchianico”.

Una situazione insostenibile e che mette a rischio la salute dei cittadini, secondo il Wwf, che chiede alla Regione di prendere atto dell’emergenza.

“La Regione – dichiara la presidente del Wwf Chieti-Pescara Nicoletta Di Francesco – prenda atto che ci troviamo di fronte ad una vera emergenza. Ripeto alla lettera quello che ebbi a  dichiarare nel 2012: non possiamo che sentirci preoccupati. Ogni volta ci si domanda cosa è bruciato e perché. Per questo chiediamo ancora una volta alla Regione, al sindaco, al presidente della provincia, al Prefetto, agli inquirenti, a ciascuno per le proprie competenze, di accertare al più presto le cause dell’incendio, di attivare un piano di sicurezza, di tenere informata la popolazione ma soprattutto di non rilasciare autorizzazioni per ampliamenti o per la realizzazione di nuovi impianti di trattamento rifiuti nella Val Pescara perché sono a rischio la salute dei cittadini e la sicurezza ambientale”.

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