Infrazioni sulla bonifica di ex discariche, la Regione Abruzzo paga 43 milioni all’Unione Europea
PESCARA, 19 giugno 2017 – Risorse pubbliche in fumo. L’Abruzzo sborserà 43 milioni di euro, tra fondi statali e regionali, per interventi di bonifica su 40 siti del territorio, che in passato ospitavano discariche e che sono oggetto di due distinte procedure di infrazione da parte dell’Unione Europea. L’importo è stato finanziato dalla giunta regionale, utilizzando le risorse dei fondi Fas, Cipe e del Masterplan, e servirà per scrivere la parola fine su vicende che si trascinano in molti casi da decenni.
La prima procedura di infrazione, che ha già prodotto una sanzione di 10 milioni allo Stato italiano, che a sua volta ha avviato una procedura di rivalsa nei confronti della Regione Abruzzo, attualmente sospesa, riguarda 25 ex discariche, per le quali sono stati stanziati 24 milioni e mezzo di euro. Gli interventi di bonifica si sono già conclusi in 15 siti, in altri 4 sono in fase finale, mentre in 6 casi sono ancora in corso.
La seconda procedura di infrazione, invece, fa riferimento agli interventi ‘post chiusura’ di 15 impianti, 12 dei quali pubblici e 3 privati. A disposizione ci sono 18 milioni e mezzo di euro, di cui 12 milioni provenienti dal Masterplan, che saranno assegnati ai Comuni, cui spetterà bandire e gestire gli appalti, oltre a seguire gli interventi.
Nel frattempo è in dirittura d’arrivo anche il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti, a sua volta oggetto di una terza procedura d’infrazione dell’Unione Europea, in quanto doveva essere approvato entro la fine del 2013. Un piano che si basa sul concetto di economia circolare e che punta a ridurre in maniera massiccia il volume dei rifiuti conferiti in discarica.
Il sottosegretario regionale con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca, questa mattina a Pescara ha tenuto una conferenza insieme al direttore del dipartimento opere pubbliche Emidio Primavera e al dirigente del servizio rifiuti Franco Gerardini. Sul nuovo piano regionale dei rifiuti, Mazzocca ha commentato:
“Contiamo di portare il provvedimento all’esame del consiglio regionale entro il mese prossimo. L’obiettivo che ci poniamo è ambizioso: arrivare nel 2030 a una percentuale del 5 per cento di rifiuti da smaltire in discarica”.
Mazzocca ha anche ribadito il “no” della Regione alla realizzazione di un termovalorizzatore in Abruzzo:
“Con la conclusione dell’iter di approvazione del nuovo piano, che ha visto una condivisione dei contenuti con i portatori di interesse di tutti i territori, questo nostro orientamento ha oggi basi ancora più solide, tanto che nei prossimi giorni verrà formalizzata una delibera di giunta con la quale si chiede al governo nazionale la modifica del decreto che ipotizza la presenza di un inceneritore nella nostra regione”.