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La Regione stronca il manifesto del Comune di Francavilla: “Non rispetta le donne, va ritirato”

La Regione stronca il manifesto del Comune di Francavilla: “Non rispetta le donne, va ritirato”

L’AQUILA, 18 maggio 2017 – La Regione Abruzzo, tramite la Consigliera di Parità e la Commissione Pari Opportunità, chiede l’immediato ritiro del pruriginoso manifesto del Comune di Francavilla (leggi qui), che pubblicizza la stagione estiva 2017. L’immagine confezionata da Mimmo Di Tizio, che peraltro appare il plagio di un’opera realizzata dall’artista olandese Parra, ha suscitato accese polemiche, facendo gridare al sessismo e alla volgarità. La presa di posizione di Alessandra Genco, consigliera di Parità della Regione Abruzzo, e di Gemma Andreini, presidente della Commissione pari opportunità della Regione Abruzzo, certifica lo scivolone compiuto dall’amministrazione di Francavilla guidata dal sindaco Antonio Luciani.

Queste le parole di Genco e Andreini, affidate ad una nota ufficiale:

“La Consigliera di Parità e la Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, a seguito di numerosissime segnalazioni, hanno scritto una lettera al sindaco di Francavilla al Mare, chiedendo l’immediato ritiro del manifesto che pubblicizza ‘l’estate 2017’ del Comune, ritenendo l’immagine ritratta non appropriata e rispettosa della dignità femminile”.

Una stroncatura chiara, inequivocabile e senza appello, alla quale fa seguito la richiesta di dare “piena applicazione” al protocollo siglato tra Anci e Iap (Istituto Autodisciplina Pubblicitaria):

“Un protocollo in cui si richiamano le amministrazioni locali a consentire, nel proprio territorio, comunicazioni commerciali contenenti immagini che tutelino la dignità delle donne e che propongano una rappresentazione dei generi coerente con l’evoluzione dei ruoli nella società evitando il ricorso a stereotipi di genere offensivi”.

Genco e Andreini, infine, pur con il massimo garbo istituzionale, avvertono il sindaco Luciani che qualora l’invito a ritirare il manifesto risultasse disatteso, si riserverebbero di adottare ulteriori provvedimenti:

“La Consigliera di Parità e la Commissione pari Opportunità della Regione Abruzzo, certe di un accoglimento della loro richiesta, si sono riservate, in caso contrario, di procedere nei modi e nelle forme consentite”.

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