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L’Aquila, Biondi: “Ancora una volta le nostre speranze tradite dal Governo”

L’Aquila, Biondi: “Ancora una volta le nostre speranze tradite dal Governo”

L’AQUILA, 21 marzo – Nessuna risposta. Il sindaco dimissionario dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ribadisce la dura posizione nei confronti del Governo, dopo la piccola speranza che si era aperta sull’approvazione di uno stanziamento in favore del riequilibrio del bilancio comunale.

“I miei timori, purtroppo, erano più che fondati. Dal governo non sono arrivate le risposte che non il sottoscritto ma la città dell’Aquila attende, pazientemente, sin dal mese di dicembre. – dichiara il sindaco dimissionario – Confidavo che il Consiglio dei ministri, nonostante non fosse all’ordine del giorno della seduta di ieri, approvasse fuori sacco il cosiddetto decreto Etna. Nel pomeriggio di ieriera emersa anche la possibilità che il provvedimento potesse essere calato all’interno del decreto sblocca cantieri. Il testo, da quanto appreso, sarebbe ancora aperto sino alla fase di conversione ma non conosciamo la disposizione normativa che consentirebbe di scongiurare l’incremento della tassazione locale per gli aquilani”.

Biondi accusa anche:

“La faciloneria di alcuni esponenti del Pd che avevano bollato le mie dimissioni con termini come ‘farsa’, ‘bluff’ o ‘ingannevoli’, è stata presto confermata: non mi aspettavo nulla di più vista l’esperienza del 2016 quando, l’intero centro sinistra accettò, passivamente e con complice silenzio, il tardivo sblocco delle risorse dall’allora esecutivo targato Partito democratico, con il conseguente balzo della Tari del 20 per cento” sottolinea il sindaco. “O nel decreto, se mai arriverà, che fissa l’attribuzione dei fondi verrà inserita una previsione per il differimento dei termini per l’approvazione del bilancio comunale, oppure ribadisco che sarà un commissario prefettizio ad approvare lo strumento di programmazione finanziaria che genererà l’aumento di imposte e tributi per cittadini, famiglie e imprese per negligenze non attribuibili alla politica locale” .

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