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L’Aquila: brucia ancora la pineta tra Arischia e Pizzoli, le fiamme divampano anche a Cansatessa

L’Aquila: brucia ancora la pineta tra Arischia e Pizzoli, le fiamme divampano anche a Cansatessa

L’AQUILA, 31 luglio – Un nuovo focolaio, relativo al vasto incendio che ieri all’Aquila ha interessato la collina al di sopra della frazione di Arischia, si è sviluppato in un’altra frazione aquilana, Cansatessa, e sta minacciando il popoloso quartiere di Pettino.

In azione sul posto, come durante tutta la giornata di ieri, alcuni Canadair, squadre dei Vigili del fuoco, Protezione Civile con elicotteri e 40 volontari. Intanto, secondo quanto si è appreso, è quasi sicuramente doloso l’incendio divampato ieri tra la parte alta di Arischia e il comune di Pizzoli, che coinvolge 200 ettari di bosco e che durante la notte si è esteso verso la strada. I Carabinieri avrebbero trovato inneschi nella pineta.

Ipotesi e potenziali prove sono al vaglio dei militari e dei Vigili del fuoco che faranno una relazione da consegnare alla procura della Repubblica aquilana. Ieri hanno operato 5 Canadair, un elicottero dell’Esercito e l’elicottero Airbus AS 350 BA in dotazione alla Protezione civile regionale.

Oggi è arrivato anche l’Esercito: gli uomini del Nono Reggimento Alpini dell’Aquila, sono stati inviati dalla Prefettura su richiesta della Protezione Civile regionale e stanno impiegando i grandi mezzi per contenere il fronte di fuoco. Una cisterna 6×6 per il trasporto di 8.000 litri di acqua insieme a due camion con 4.000 litri d’acqua ciascuno sono saliti fin sotto la linea di fuoco per rifornire i pick-up dotati di idranti della Protezione Civile. E’ al lavoro un mezzo apripista cingolato per creare una linea tagliafuoco per impedire alle fiamme di arrivare all’abitato di Cansatessa. E’ stato inoltre installato un ponte radio a Monte San Franco per garantire la funzionalità delle telecomunicazioni tra le squadre a lavoro. Sta arrivando anche il Soccorso Alpino Militare con le motoseghe per tagliare gli alberi e creare uno sbarramento al fronte delle fiamme a ridosso dell’abitato. Attualmente ci sono 50 persone a lavoro tra Esercito, vigili del fuoco e Protezione Civile.

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