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L’Aquila, inchiesta appalti post sisma: archiviazione per un imprenditore

L’Aquila, inchiesta appalti post sisma: archiviazione per un imprenditore

L’AQUILA, 16 novembre – Era stato coinvolto nella maxi inchiesta su presunte tangenti in 12 appalti pubblici di ricostruzione post-terremoto 2009 gestiti dai Beni culturali d’Abruzzo, inchiesta nella quale era accusato di abuso d’ufficio e falso in atto pubblico nell’ambito della gara per la ricostruzione della chiesa di San Sisto. Accuse qulle rivolte all’imprenditore aquilano Italo Albani, titolare della ditta edile Soalco, archiviate dal gip Mario Cervellino su richiesta del pm Simonetta Ciccarelli, titolare del fascicolo.

Albani, assistito dagli avvocati Stefano Rossi e Fabio Pasquali, era stato uno degli iniziali 20 indagati dell’indagine che ha visto anche 10 arrestati ai domiciliari e 5 sottoposti a divieto di esercizio della professione, misure oggi tutte revocate o scadute.

Le accuse ipotizzate a vario titolo per l’imprenditore, erano state contestate in concorso anche a Lionello Piccinini, geometra del segretariato Mibact, Berardino Di Vincenzo, ex segretario regionale Mibact ora in pensione, e Giuseppe Liberati, dipendente della Soprintendenza direttore dei lavori, che restano indagati.

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